Numerosi studi hanno mostrato una correlazione tra apporto di polifenoli ed effetti salutistici, anche se tali effetti spesso non sono supportati dal punto di vista molecolare data la scarsa biodisponibilità di tali composti. Scopo di questo studio è stato quello di selezionare studi nell’uomo che abbiano correlato l’apporto di polifenoli, da diverse fonti alimentari, con gli effetti salutistici e la relativa biodisponibilità. Sulla base dei criteri adottati per la ricerca nei più importanti database scientifici, sono stati inclusi 37 studi. La maggior parte di essi (n=23) ha valutato la correlazione tra effetti benefici sul sistema cardiovascolare e la biodisponibilità delle diverse classi di polifenoli (in particolare antociani, flavonoli e acidi fenolici) somministrate con matrici alimentari (n=16) o come integratori (n=7). Solo 10 studi, tuttavia, hanno evidenziato un effetto positivo che fosse supportato da parametri di biodisponibilità tali da giustificare la risposta osservata. In generale, la biodisponibilità dei polifenoli è risultata più elevata per gli acidi fenolici, seguita da isoflavoni, flavonoli, catechine, flavanoni, proantocianidine e antociani. I dati di biodisponibilità degli studi giustificano solo parzialmente gli effetti benefici osservati, riguardanti in particolare i parametri infiammatori e di stress ossidativo.
Biodisponibilità ed effetti salutistici dei polifenoli: una revisione critica della letteratura / C. Di Lorenzo, F. Colombo, C. Bani, S. Biella, P. Restani. - In: PHARMANUTRITION AND FUNCTIONAL FOODS. - ISSN 2499-7196. - 6:3(2021), pp. 65-65. (Intervento presentato al 11. convegno Congresso Nazionale SINut tenutosi a Bologna nel 2021).
Biodisponibilità ed effetti salutistici dei polifenoli: una revisione critica della letteratura
C. Di LorenzoPrimo
;F. ColomboSecondo
;C. Bani;P. RestaniUltimo
2021
Abstract
Numerosi studi hanno mostrato una correlazione tra apporto di polifenoli ed effetti salutistici, anche se tali effetti spesso non sono supportati dal punto di vista molecolare data la scarsa biodisponibilità di tali composti. Scopo di questo studio è stato quello di selezionare studi nell’uomo che abbiano correlato l’apporto di polifenoli, da diverse fonti alimentari, con gli effetti salutistici e la relativa biodisponibilità. Sulla base dei criteri adottati per la ricerca nei più importanti database scientifici, sono stati inclusi 37 studi. La maggior parte di essi (n=23) ha valutato la correlazione tra effetti benefici sul sistema cardiovascolare e la biodisponibilità delle diverse classi di polifenoli (in particolare antociani, flavonoli e acidi fenolici) somministrate con matrici alimentari (n=16) o come integratori (n=7). Solo 10 studi, tuttavia, hanno evidenziato un effetto positivo che fosse supportato da parametri di biodisponibilità tali da giustificare la risposta osservata. In generale, la biodisponibilità dei polifenoli è risultata più elevata per gli acidi fenolici, seguita da isoflavoni, flavonoli, catechine, flavanoni, proantocianidine e antociani. I dati di biodisponibilità degli studi giustificano solo parzialmente gli effetti benefici osservati, riguardanti in particolare i parametri infiammatori e di stress ossidativo.File | Dimensione | Formato | |
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