Valorizzazione dei sistemi produttivi montani nelle Aree Protette dell'Ossola: IL PROGETTO RURACT

Il progetto RurACT - Azioni condivise tra Imprese Agricole, Comunità e Territorio - nasce dalla necessità di ripromuovere la gestione sinergica da parte delle comunità locali dei sistemi agro-silvo-pastorali della Valle Antrona e del Parco Naturale Alpe Veglia e Devero. In particolare, la valorizzazione dei sistemi produttivi montani, evolutisi in armonia con il caratteristico paesaggio naturale, costituisce un passo necessario per il contrasto all’indebolimento del tessuto sociale e all’abbandono delle pratiche agricole e pastorali tradizionali. Seppur articolato su numerosi fronti, tra i quali la pianificazione territoriale e il recupero delle testimonianze storiche, in questa sede sono presentati gli sviluppi del progetto legati a due specifici temi: - le sfide che le aziende lattiero-casearie delle valli coinvolte affrontano nel mantenere il delicato equilibrio tra sostenibilità dei processi produttivi, presidio attivo del territorio e redditività d’impresa; - la percezione del ruolo delle aziende zootecniche montane nel favorire l’erogazione di servizi ecosistemici da parte dei consumatori. Il progetto si articola, quindi, in due filoni paralleli che convergono nel perseguimento di finalità comuni. Grazie alla collaborazione con undici allevatori e allevatrici, tramite interviste face to face è stato possibile descrivere la situazione produttiva delle singole aziende, di cui sono state registrate le tipologie di prodotti, i volumi di vendita, i canali di distribuzione e le modalità di comunicazione verso l’esterno delle proprie attività e produzioni. Coerentemente con gli obiettivi di cooperazione tra gli attori locali per la promozione turistica del territorio, le aziende sono state coinvolte nello studio delle aspettative enogastronomiche dei turisti in visita nell’Ossola. Attraverso sessioni di tasting organizzate presso i relativi spacci aziendali nel periodo primaverile-estivo, con l’ausilio di appositi questionari, saranno indagati gli effetti delle conoscenze pregresse e dello storytelling relativo alla sostenibilità dei processi produttivi sulla disponibilità dei consumatori ad acquistare prodotti lattiero-caseari montani direttamente dai produttori. I risultati forniranno agli allevatori spunti per migliorare la comunicazione con i consumatori, individuando, ad esempio, le peculiarità gastronomiche dei formaggi che suscitano maggior interesse. Al tempo stesso, restituiranno indicazioni su eventuali discordanze tra i prezzi di vendita attualmente imposti e la disponibilità a pagare dei turisti, un’informazione fondamentale per la valorizzazione economica dei prodotti e il sostegno al reddito degli imprenditori. Oggetto del secondo pilastro del progetto sarà, invece, la consapevolezza da parte dei consumatori ex-situ riguardo all’importanza delle attività zootecniche del contesto montano nel contribuire al benessere della collettività, soprattutto se condotte rispettando i principi della sostenibilità ambientale e sociale. Nel dettaglio, un campione di 1.000 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana sarà chiamato ad esprimere, tramite questionario online, la propria percezione in merito alla capacità dei sistemi pastorali tradizionali di erogare determinati servizi ecosistemici e l’eventuale interesse nel remunerare il valore aggiunto che le produzioni tipiche apportano all’ambiente, all’economia locale e alle comunità rurali.