Gli integratori alimentari a base di botanicals sono diventati sempre più popolari tra i consumatori, attratti dai potenziali benefici dei prodotti naturali, che vanno intesi come effetti favorevoli sul benessere e la salute. Tuttavia, la sicurezza di questi prodotti è un tema complesso che richiede un'attenzione particolare. In molti paesi Europei tra cui l’Italia, i prodotti contenenti botanicals sono per lo più integratori alimentari; sono quindi regolamentati dal Regolamento (CE) n. 178/2002, e la responsabilità di garantire la sicurezza di questi prodotti spetta all'operatore del settore che immette il prodotto sul mercato. È fondamentale però, distinguere gli integratori a base di botanicals da altre categorie di prodotti alimentari, come gli alimenti arricchiti (Reg. (CE) n. 1925/06) e i Novel Foods (Reg. (CE) n. 258/97). Le problematiche per la sicurezza degli integratori con botanicals comprendono potenziali contaminazioni chimiche, microbiologiche e fisiche, adulterazioni e la presenza di principi attivi che, se in dosi inappropriate, possono avere effetti negativi sulla salute. Le contaminazioni sono regolamentate principalmente dal Reg. (UE) n. 2023/915, relativo ai tenori massimi di contaminanti negli alimenti. Le contaminazioni chimiche includono i metalli pesanti, come il piombo, il cadmio e il mercurio. Per esempio, il Reg. (UE) n. 2023/915 stabilisce limiti massimi per il contenuto di metalli pesanti in materie prime vegetali (es. mirtilli rossi, bacche di sambuco, spezie essiccate, semi oleosi), ma anche come contenuto di metalli pesanti nel prodotto finito, come per piombo, cadmio e mercurio in integratori alimentari. Il Reg. (UE) n. 2023/915 stabilisce inoltre tenori massimi di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che possono essere presenti negli integratori a base di botanicals a causa di processi di combustione incompleta, come il fumo o il riscaldamento inadeguato durante la raccolta o la lavorazione. Altri contaminanti chimici includono i residui di pesticidi, che sono regolamentati sia a livello nazionale, che comunitario dal Reg. (CE) n. 396/2005. Questo regolamento stabilisce il controllo dei residui delle sostanze attive nei prodotti alimentari, definendo i limiti massimi di residui (LMR), ossia le concentrazioni massime ammissibili di pesticidi nei prodotti alimentari per garantire la sicurezza del consumatore. Un altro gruppo di contaminanti chimici di particolare rilevanza sono gli alcaloidi pirrolizidinici e gli alcaloidi tropanici. Il Reg. (CE) n. 2023/915 regola la presenza di questi alcaloidi nelle erbe essiccate, fissando limiti specifici per la loro concentrazione, fatte salve eventuali normative più restrittive adottate da alcuni Stati membri dell'Unione Europea. Altri contaminanti di origine ambientale, come lo ione perclorato o contaminanti di origine vegetale, come acido cianidrico, acido erucico, tetraidrocannabinolo (THC) e alcaloidi degli oppiacei, sono regolamentati dal Reg. (UE) n. 2023/915. Un’altra fonte di contaminazione è rappresentata dalle micotossine, come le aflatossine e l'ocratossina A, la cui presenza è regolamentata anch’essa dal Reg. (CE) n. 2023/915. Per la possibile contaminazione microbica negli integratori alimentari si applicano i requisiti della legislazione alimentare e, talora, le specifiche della Farmacopea Europea possono fornire indicazioni utili per garantire la sicurezza e qualità dei prodotti. Sebbene le contaminazioni dei botanicals possano rappresentare un rischio per la sicurezza del consumatore, il rispetto delle normative europee, l'adozione di linee guida, unite a controlli rigorosi e misure preventive, possono contribuire a ridurre significativamente tali rischi e a garantire che i prodotti siano sicuri, autentici e conformi alle normative vigenti.

Sfide per la sicurezza dei botanicals negli integratori alimentari: focus sui contaminanti / F. Mercogliano, C. Bani, P. Restani, C.M. DI LORENZO. ((Intervento presentato al 22. convegno Congresso Nazionale Società Italiana di Tossicologia - SITOX. Il rapporto dose-effetto nella valutazione del rischio tossicologico tenutosi a Bologna nel 2025.

Sfide per la sicurezza dei botanicals negli integratori alimentari: focus sui contaminanti

F. Mercogliano
Primo
;
C. Bani;P. Restani;C.M. DI LORENZO
Ultimo
2025

Abstract

Gli integratori alimentari a base di botanicals sono diventati sempre più popolari tra i consumatori, attratti dai potenziali benefici dei prodotti naturali, che vanno intesi come effetti favorevoli sul benessere e la salute. Tuttavia, la sicurezza di questi prodotti è un tema complesso che richiede un'attenzione particolare. In molti paesi Europei tra cui l’Italia, i prodotti contenenti botanicals sono per lo più integratori alimentari; sono quindi regolamentati dal Regolamento (CE) n. 178/2002, e la responsabilità di garantire la sicurezza di questi prodotti spetta all'operatore del settore che immette il prodotto sul mercato. È fondamentale però, distinguere gli integratori a base di botanicals da altre categorie di prodotti alimentari, come gli alimenti arricchiti (Reg. (CE) n. 1925/06) e i Novel Foods (Reg. (CE) n. 258/97). Le problematiche per la sicurezza degli integratori con botanicals comprendono potenziali contaminazioni chimiche, microbiologiche e fisiche, adulterazioni e la presenza di principi attivi che, se in dosi inappropriate, possono avere effetti negativi sulla salute. Le contaminazioni sono regolamentate principalmente dal Reg. (UE) n. 2023/915, relativo ai tenori massimi di contaminanti negli alimenti. Le contaminazioni chimiche includono i metalli pesanti, come il piombo, il cadmio e il mercurio. Per esempio, il Reg. (UE) n. 2023/915 stabilisce limiti massimi per il contenuto di metalli pesanti in materie prime vegetali (es. mirtilli rossi, bacche di sambuco, spezie essiccate, semi oleosi), ma anche come contenuto di metalli pesanti nel prodotto finito, come per piombo, cadmio e mercurio in integratori alimentari. Il Reg. (UE) n. 2023/915 stabilisce inoltre tenori massimi di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che possono essere presenti negli integratori a base di botanicals a causa di processi di combustione incompleta, come il fumo o il riscaldamento inadeguato durante la raccolta o la lavorazione. Altri contaminanti chimici includono i residui di pesticidi, che sono regolamentati sia a livello nazionale, che comunitario dal Reg. (CE) n. 396/2005. Questo regolamento stabilisce il controllo dei residui delle sostanze attive nei prodotti alimentari, definendo i limiti massimi di residui (LMR), ossia le concentrazioni massime ammissibili di pesticidi nei prodotti alimentari per garantire la sicurezza del consumatore. Un altro gruppo di contaminanti chimici di particolare rilevanza sono gli alcaloidi pirrolizidinici e gli alcaloidi tropanici. Il Reg. (CE) n. 2023/915 regola la presenza di questi alcaloidi nelle erbe essiccate, fissando limiti specifici per la loro concentrazione, fatte salve eventuali normative più restrittive adottate da alcuni Stati membri dell'Unione Europea. Altri contaminanti di origine ambientale, come lo ione perclorato o contaminanti di origine vegetale, come acido cianidrico, acido erucico, tetraidrocannabinolo (THC) e alcaloidi degli oppiacei, sono regolamentati dal Reg. (UE) n. 2023/915. Un’altra fonte di contaminazione è rappresentata dalle micotossine, come le aflatossine e l'ocratossina A, la cui presenza è regolamentata anch’essa dal Reg. (CE) n. 2023/915. Per la possibile contaminazione microbica negli integratori alimentari si applicano i requisiti della legislazione alimentare e, talora, le specifiche della Farmacopea Europea possono fornire indicazioni utili per garantire la sicurezza e qualità dei prodotti. Sebbene le contaminazioni dei botanicals possano rappresentare un rischio per la sicurezza del consumatore, il rispetto delle normative europee, l'adozione di linee guida, unite a controlli rigorosi e misure preventive, possono contribuire a ridurre significativamente tali rischi e a garantire che i prodotti siano sicuri, autentici e conformi alle normative vigenti.
12-feb-2025
Settore CHEM-07/B - Chimica degli alimenti
Società Italiana di Tossicologia
Sfide per la sicurezza dei botanicals negli integratori alimentari: focus sui contaminanti / F. Mercogliano, C. Bani, P. Restani, C.M. DI LORENZO. ((Intervento presentato al 22. convegno Congresso Nazionale Società Italiana di Tossicologia - SITOX. Il rapporto dose-effetto nella valutazione del rischio tossicologico tenutosi a Bologna nel 2025.
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