Protesa tra due continenti, circondata dal mare, attraversata dalle catene montuose delle Alpi, di cui possiede l’intero versante meridionale, e dagli Appennini, l’Italia ha tra i suoi elementi di forza l’unicità derivante dalla varietà di ambienti e luoghi, dalla ricchezza in biodiversità e dalla pluralità culturale, potenziali asset strategici per la competitività del Paese a livello globale. Un territorio eterogeneo, di cui il “Libro Bianco sulla Montagna” fornisce una dettagliata e aggiornata analisi sui principali aspetti ambientali, socioeconomici e di governance delle aree alpine e appenniniche, dalla prospettiva nazionale a quelle delle singole regioni, per arrivare ad evidenziare le principali sfide che territori con elevate specificità socio-ecologiche affrontano in tempi di grandi cambiamenti come quelli attuali. Sfide in parte condivise a livello globale ed europeo, per le quali il territorio italiano è emblematico. Quanto è “montana” l’Italia? E le singole regioni? Quali sono le dinamiche in atto nei territori montani, non montani e nei capoluoghi di regione del Paese? Quali sono le principali criticità, di differente tipo e grado nelle diverse regioni, e quali le opportunità offerte da questi territori speciali? Emerge un quadro complessivo che evidenzia come, oggi più che mai, sia indispensabile cambiare, innovando la governance e individuando metodi e strumenti attuali adeguati a valorizzare, in modo sostenibile, quelle unicità e specificità territoriali che per molti anni sono state considerate solo elementi di svantaggio. In tal senso, le montagne italiane rappresentano uno straordinario laboratorio nel quale mettere a punto e testare nuovi approcci e modelli di sviluppo di cui vi è estrema urgenza, basati sulla capacità di utilizzare le risorse specifiche per creare valore (prodotti e servizi competitivi) preservando l’ambiente. Processi di sviluppo capaci di creare “benessere” e stabilità, anziché semplice ricchezza. Una condizione che per realizzarsi richiede un adeguato “stato di buona salute” ambientale e sociale oltre che economico.
Libro Bianco sulla Montagna / A. Giorgi, S. Sala, G. Diolaiuti, A. Senese, R. Ambrosini, D. Bocchiola, C. D'Agata, M. Maugeri, M. Parolini, L. Giupponi, M. Vizzarri, S. Brocco, G. Vacchiano, A. Gusmeroli, D. Bertoni, D. Cavicchioli, L. Lopez, G. De Luca, S. Oliva, M. Montebelli, M. Vavassori, T. dal Bosco, F. D'Angelo, P. Gurisatti, F. Sartori, F. Rubbettino, M. Zampatti, F. Tufarelli. - Soverìa Mannelli (CZ) : Rubbettino, 2024 Jun. - ISBN 978-88-498-8143-1. (VARIA)
Libro Bianco sulla Montagna
A. Giorgi
Primo
;S. Sala
Secondo
;G. Diolaiuti;A. Senese;R. Ambrosini;C. D'Agata;M. Maugeri;M. Parolini;L. Giupponi;M. Vizzarri;S. Brocco;G. Vacchiano;D. Bertoni;D. Cavicchioli;G. De Luca;
2024
Abstract
Protesa tra due continenti, circondata dal mare, attraversata dalle catene montuose delle Alpi, di cui possiede l’intero versante meridionale, e dagli Appennini, l’Italia ha tra i suoi elementi di forza l’unicità derivante dalla varietà di ambienti e luoghi, dalla ricchezza in biodiversità e dalla pluralità culturale, potenziali asset strategici per la competitività del Paese a livello globale. Un territorio eterogeneo, di cui il “Libro Bianco sulla Montagna” fornisce una dettagliata e aggiornata analisi sui principali aspetti ambientali, socioeconomici e di governance delle aree alpine e appenniniche, dalla prospettiva nazionale a quelle delle singole regioni, per arrivare ad evidenziare le principali sfide che territori con elevate specificità socio-ecologiche affrontano in tempi di grandi cambiamenti come quelli attuali. Sfide in parte condivise a livello globale ed europeo, per le quali il territorio italiano è emblematico. Quanto è “montana” l’Italia? E le singole regioni? Quali sono le dinamiche in atto nei territori montani, non montani e nei capoluoghi di regione del Paese? Quali sono le principali criticità, di differente tipo e grado nelle diverse regioni, e quali le opportunità offerte da questi territori speciali? Emerge un quadro complessivo che evidenzia come, oggi più che mai, sia indispensabile cambiare, innovando la governance e individuando metodi e strumenti attuali adeguati a valorizzare, in modo sostenibile, quelle unicità e specificità territoriali che per molti anni sono state considerate solo elementi di svantaggio. In tal senso, le montagne italiane rappresentano uno straordinario laboratorio nel quale mettere a punto e testare nuovi approcci e modelli di sviluppo di cui vi è estrema urgenza, basati sulla capacità di utilizzare le risorse specifiche per creare valore (prodotti e servizi competitivi) preservando l’ambiente. Processi di sviluppo capaci di creare “benessere” e stabilità, anziché semplice ricchezza. Una condizione che per realizzarsi richiede un adeguato “stato di buona salute” ambientale e sociale oltre che economico.Pubblicazioni consigliate
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