La qualità dei fiori recisi è definita principalmente dall’aspetto estetico e dalla durata post-raccolta che dipende da diversi fattori (genotipo della specie, fattori preraccolta, condizioni di conservazione ecc.). Nell’ambito del progetto PSR finanziato dalla Regione Liguria «Ottiprogram» sono state studiate possibili strategie per migliorare la conservazione di diversi fiori rilevanti per il settore economico, tra cui la peonia (Paeonia lactiflora L.), la cui maturità delle gemme, con le loro riserve di zuccheri alla raccolta, condiziona notevolmente la sua durata e qualità post-raccolta. Sono state effettuate prove di conservazione di lunga durata in cui, oltre alle basse temperature, sono stati testati diversi trattamenti post-raccolta con il fine soprattutto di aumentare il periodo di disponibilità di questo fiore sul mercato. In particolare, dopo aver valutato le caratteristiche quanti-qualitative iniziali con analisi in vivo (fluorescenza della clorofilla a, livelli di clorofilla e azoto fogliare) e distruttive (dosaggio di clorofilla a + b, carotenoidi, zuccheri totali, nitrati, fenoli e antociani a livello fogliare), dodici fiori per tesi sono trattati per 24 ore a 4 °C con acqua (controllo), tidiazuron 10 µM (TDZ 10 µM), 1-metilcicloproene 500 ppb (1-MCP), glicerolo 10 mM (Gly 10 mM) e TDZ 10 µM + Gly 10 mM + 1-MCP. Alla fine del trattamento gli steli sono stati conservati a 4 °C in acqua. Dopo quindici giorni, un primo gruppo di fiori è stato conservato in acqua a 20 °C e valutato per le caratteristiche quanti-qualitative a diversi tempi (0, 4, 12 e 14 giorni). Lo stesso procedimento è stato svolto per un secondo gruppo di fiori ad un mese dai trattamenti. Per quanto riguarda la conservazione a 15 giorni, tutti i fiori mostravano leggeri segni di senescenza a partire dal decimo giorno dall’uscita dalla cella refrigerata. I trattamenti con Gly 10 mM e la combinazione dei tre diversi trattamenti hanno permesso di notare potenziali benefici in fase di post-raccolta, mantenendo una migliore qualità del fiore: il 66% e 33% dei fiori, rispettivamente, erano ancora vitali dopo 12 e 14 giorni e negli stessi trattamenti si è registrata anche una minore perdita di peso fresco. Le analisi in vivo e i livelli di clorofilla su peonie conservate per 30 giorni, hanno mostrato che tutti i fiori mostravano segni di senescenza a partire dal settimo giorno, solo nei fiori trattati con Gly 10 mM si è riusciti ad ottenere una maggiore conservazione del fiore fino al dodicesimo giorno, in cui il 50% dei fiori trattati aveva ancora una qualità apprezzabile. Tuttavia, un’importante differenza tra la conservazione a 15 giorni e quella a 30 è rappresentata dalla misurazione del diametro dell’infiorescenza: infatti, sebbene i diversi trattamenti non abbiano influito su questo parametro, l’apertura del fiore, e quindi il suo completo sviluppo, era fortemente inibita dopo 30 giorni di conservazione a 4 °C. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore importante risultato nella scelta dei tempi di conservazione della peonia.

Ottimizzazione della conservazione post-raccolta di fiori recisi di peonia / V. Cavallaro, D. Guffanti, G. Franzoni, C.A. Colombani, A. Ferrante (ACTA ITALUS HORTUS). - In: L’ortoflorofrutticoltura per la transizione ecologica / [a cura di] G. L. Beccaro, A. Ertani, V. Scariot. - [s.l] : Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI), 2023 Jun 22. - ISBN 978-88-32054-05-7. - pp. 255-255 (( Intervento presentato al 14. convegno Giornate Scientifiche SOI : 21-22 giugno tenutosi a Torino nel 2023.

Ottimizzazione della conservazione post-raccolta di fiori recisi di peonia

V. Cavallaro
Primo
;
D. Guffanti
Secondo
;
G. Franzoni;C.A. Colombani
Penultimo
;
A. Ferrante
Ultimo
2023

Abstract

La qualità dei fiori recisi è definita principalmente dall’aspetto estetico e dalla durata post-raccolta che dipende da diversi fattori (genotipo della specie, fattori preraccolta, condizioni di conservazione ecc.). Nell’ambito del progetto PSR finanziato dalla Regione Liguria «Ottiprogram» sono state studiate possibili strategie per migliorare la conservazione di diversi fiori rilevanti per il settore economico, tra cui la peonia (Paeonia lactiflora L.), la cui maturità delle gemme, con le loro riserve di zuccheri alla raccolta, condiziona notevolmente la sua durata e qualità post-raccolta. Sono state effettuate prove di conservazione di lunga durata in cui, oltre alle basse temperature, sono stati testati diversi trattamenti post-raccolta con il fine soprattutto di aumentare il periodo di disponibilità di questo fiore sul mercato. In particolare, dopo aver valutato le caratteristiche quanti-qualitative iniziali con analisi in vivo (fluorescenza della clorofilla a, livelli di clorofilla e azoto fogliare) e distruttive (dosaggio di clorofilla a + b, carotenoidi, zuccheri totali, nitrati, fenoli e antociani a livello fogliare), dodici fiori per tesi sono trattati per 24 ore a 4 °C con acqua (controllo), tidiazuron 10 µM (TDZ 10 µM), 1-metilcicloproene 500 ppb (1-MCP), glicerolo 10 mM (Gly 10 mM) e TDZ 10 µM + Gly 10 mM + 1-MCP. Alla fine del trattamento gli steli sono stati conservati a 4 °C in acqua. Dopo quindici giorni, un primo gruppo di fiori è stato conservato in acqua a 20 °C e valutato per le caratteristiche quanti-qualitative a diversi tempi (0, 4, 12 e 14 giorni). Lo stesso procedimento è stato svolto per un secondo gruppo di fiori ad un mese dai trattamenti. Per quanto riguarda la conservazione a 15 giorni, tutti i fiori mostravano leggeri segni di senescenza a partire dal decimo giorno dall’uscita dalla cella refrigerata. I trattamenti con Gly 10 mM e la combinazione dei tre diversi trattamenti hanno permesso di notare potenziali benefici in fase di post-raccolta, mantenendo una migliore qualità del fiore: il 66% e 33% dei fiori, rispettivamente, erano ancora vitali dopo 12 e 14 giorni e negli stessi trattamenti si è registrata anche una minore perdita di peso fresco. Le analisi in vivo e i livelli di clorofilla su peonie conservate per 30 giorni, hanno mostrato che tutti i fiori mostravano segni di senescenza a partire dal settimo giorno, solo nei fiori trattati con Gly 10 mM si è riusciti ad ottenere una maggiore conservazione del fiore fino al dodicesimo giorno, in cui il 50% dei fiori trattati aveva ancora una qualità apprezzabile. Tuttavia, un’importante differenza tra la conservazione a 15 giorni e quella a 30 è rappresentata dalla misurazione del diametro dell’infiorescenza: infatti, sebbene i diversi trattamenti non abbiano influito su questo parametro, l’apertura del fiore, e quindi il suo completo sviluppo, era fortemente inibita dopo 30 giorni di conservazione a 4 °C. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore importante risultato nella scelta dei tempi di conservazione della peonia.
Paeonia lactiflora L, 1-MCP; qualità; glicerolo; senescenza; tidiazuron;
Settore AGR/04 - Orticoltura e Floricoltura
22-giu-2023
Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI)
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