Based on in-depth ethnographic research, this essay compares two rather different museum experiences: the heritagization of transatlantic slave trade in Bristol (UK) and the birth of a museum of migration in Lampedusa (Sicily). The aim is to analyse the translations into the parameters of museum discourse of events and phenomena open to contestations and counter-narratives. The latter are carried out by subjects who actively position themselves in relation to the would-be neutral narrative of the museum. The two cases differ from the point of view of temporality. This dimension allows the registration of contradictions in the process of museification, which unavoidably objectifies and simplifies complex and embattled histories in the background of a authoritative narrative, isolating spatially and chronologically these histories from the visitor's gaze. The question, open to debate, is whether the museum can contain simultaneously the hegemonic tale and its possible counter-narratives.

Il presente saggio, basato su ricerche etnografiche approfondite, mette a confronto due esperienze museali molto diverse tra loro: la patrimonializzazione della storia della tratta degli schiavi a Bristol (UK) e la nascita di un museo delle migrazioni a Lampedusa. L'obiettivo è quello di analizzare le declinazione secondo i parametri del discorso museale di eventi e fenomeni aperti a contestazioni e contro-narrazioni portate avanti da soggetti che assumono posizioni attive e militanti rispetto a una narrazione che lo stesso discorso vorrebbe neutra. La dimensione temporale differenzia tra loro i due casi presi in esame, e consente di far emergere le contraddizioni di un processo, quello di musealizzazione, che inevitabilmente oggettivizza e semplifica storie complesse e non pacificate, coagulandole nell'autorialità di una narrazione che isola nello spazio e nel tempo queste stesse storie dallo sguardo del visitatore. L'interrogativo aperto è quanto la forma-museo possa simultaneamente contenere al suo interno narrazione e contro-narrazioni.

«Middle passages», musealizzazione e soggettività a Bristol e Lampedusa / G. Gatta, G. Muzzopappa. - In: ESTETICA. STUDI E RICERCHE. - ISSN 2039-6635. - 1:(2012), pp. 167-181. [10.4434/ESR.20396635.032012.11]

«Middle passages», musealizzazione e soggettività a Bristol e Lampedusa

G. Gatta
Writing – Review & Editing
;
2012

Abstract

Based on in-depth ethnographic research, this essay compares two rather different museum experiences: the heritagization of transatlantic slave trade in Bristol (UK) and the birth of a museum of migration in Lampedusa (Sicily). The aim is to analyse the translations into the parameters of museum discourse of events and phenomena open to contestations and counter-narratives. The latter are carried out by subjects who actively position themselves in relation to the would-be neutral narrative of the museum. The two cases differ from the point of view of temporality. This dimension allows the registration of contradictions in the process of museification, which unavoidably objectifies and simplifies complex and embattled histories in the background of a authoritative narrative, isolating spatially and chronologically these histories from the visitor's gaze. The question, open to debate, is whether the museum can contain simultaneously the hegemonic tale and its possible counter-narratives.
Il presente saggio, basato su ricerche etnografiche approfondite, mette a confronto due esperienze museali molto diverse tra loro: la patrimonializzazione della storia della tratta degli schiavi a Bristol (UK) e la nascita di un museo delle migrazioni a Lampedusa. L'obiettivo è quello di analizzare le declinazione secondo i parametri del discorso museale di eventi e fenomeni aperti a contestazioni e contro-narrazioni portate avanti da soggetti che assumono posizioni attive e militanti rispetto a una narrazione che lo stesso discorso vorrebbe neutra. La dimensione temporale differenzia tra loro i due casi presi in esame, e consente di far emergere le contraddizioni di un processo, quello di musealizzazione, che inevitabilmente oggettivizza e semplifica storie complesse e non pacificate, coagulandole nell'autorialità di una narrazione che isola nello spazio e nel tempo queste stesse storie dallo sguardo del visitatore. L'interrogativo aperto è quanto la forma-museo possa simultaneamente contenere al suo interno narrazione e contro-narrazioni.
migration; museum; memory
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Settore M-DEA/01 - Discipline Demoetnoantropologiche
2012
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