Il surriscaldamento globale e le sue conseguenze stanno esacerbando l’impatto degli stress abiotici sulle colture, limitandone qualità e produttività. I sempre più frequenti periodi caratterizzati da temperature estreme, anche negli areali temperati, rendono necessario l’adozione di strategie per fronteggiarli. Alcuni dei cambiamenti riscontrati nelle piante in risposta a stress da calore, come aumento della produzione di heat shock protein, ormoni vegetali e enzimi antiossidanti e accumulo di metaboliti e composti protettivi, possono essere stimolati con appositi trattamenti, che possono essere impiegati per aiutare la pianta a recuperare dopo una fase di stress, o in maniera preventiva, cioè per favorire l’accumulo di sostanze utili che indurranno nella pianta fenomeni di tolleranza allo stress. A questo scopo possono essere impiegati i biostimolanti, prodotti derivati da materie prime di origine organica e contenenti molecole diverse, di cui è ampiamente provata l’efficacia in risposta agli stress abiotici. Per molti è ancora da chiarire non solo il meccanismo di funzionamento ma anche il miglior momento di applicazione del trattamento. La prova in oggetto mira a fornire un’analisi delle risposte trascrizionali e fisiologiche di piante di rucola, Diplotaxis tenuifolia, trattate preventivamente con un prodotto biostimolante a base di Ascophyllum nodosum e sottoposte a stress termico. Il disegno sperimentale ha previsto diverse condizioni sperimentali, volte a mettere in risalto l’efficacia dei trattamenti svolti nei diversi intervalli temporali. Il prodotto è stato applicato a diversi time point (12, 24, 48 e 72 ore) prima dello stress, ottenuto mantenendo le piante a 37°C per intervalli di 4 ore al giorno per 4 giorni. A 24 ore dall’inizio dello stress, sono stati prelevati campioni per analisi del trascrittoma (RNAseq) e sono state svolte valutazioni in vivo dell’efficienza del PSII attraverso una analisi della fluorescenza della clorofillla a. La stessa valutazione è stata ripetuta dopo 4 giorni di stress, insieme a campionamenti per analisi fisiologiche (contenuto in clorofilla, carotenoidi, indice fenolico, antociani e zuccheri). I risultati ottenuti hanno permesso di identificare l’epoca in cui il trattamento biostimolante risulta maggiormente efficace. Le analisi effettuate hanno infatti evidenziato variazioni significative in termini di efficienza fotosintetica, indice fenolico e contenuto in antociani nei diversi tempi considerati. Le analisi di RNA-seq, attualmente in corso, permetteranno di evidenziare i meccanismi di azione del prodotto e di individuare le principali vie metaboliche stimolate dal trattamento in combinazione con lo stress.
Questione di tempismo: trattamento biostimolante a base di alga per la prevenzione dello stress da calore su rucola / A. Petrini, G. Cocetta, A. Ferrante. ((Intervento presentato al 13. convegno Giornate Scientifiche SOI I traguardi di Agenda 2030 per l’ortoflorofrutticoltura italiana : 22 - 23 giugno tenutosi a Catania nel 2021.
Questione di tempismo: trattamento biostimolante a base di alga per la prevenzione dello stress da calore su rucola
A. Petrini
Primo
;G. CocettaPenultimo
;A. FerranteUltimo
2021
Abstract
Il surriscaldamento globale e le sue conseguenze stanno esacerbando l’impatto degli stress abiotici sulle colture, limitandone qualità e produttività. I sempre più frequenti periodi caratterizzati da temperature estreme, anche negli areali temperati, rendono necessario l’adozione di strategie per fronteggiarli. Alcuni dei cambiamenti riscontrati nelle piante in risposta a stress da calore, come aumento della produzione di heat shock protein, ormoni vegetali e enzimi antiossidanti e accumulo di metaboliti e composti protettivi, possono essere stimolati con appositi trattamenti, che possono essere impiegati per aiutare la pianta a recuperare dopo una fase di stress, o in maniera preventiva, cioè per favorire l’accumulo di sostanze utili che indurranno nella pianta fenomeni di tolleranza allo stress. A questo scopo possono essere impiegati i biostimolanti, prodotti derivati da materie prime di origine organica e contenenti molecole diverse, di cui è ampiamente provata l’efficacia in risposta agli stress abiotici. Per molti è ancora da chiarire non solo il meccanismo di funzionamento ma anche il miglior momento di applicazione del trattamento. La prova in oggetto mira a fornire un’analisi delle risposte trascrizionali e fisiologiche di piante di rucola, Diplotaxis tenuifolia, trattate preventivamente con un prodotto biostimolante a base di Ascophyllum nodosum e sottoposte a stress termico. Il disegno sperimentale ha previsto diverse condizioni sperimentali, volte a mettere in risalto l’efficacia dei trattamenti svolti nei diversi intervalli temporali. Il prodotto è stato applicato a diversi time point (12, 24, 48 e 72 ore) prima dello stress, ottenuto mantenendo le piante a 37°C per intervalli di 4 ore al giorno per 4 giorni. A 24 ore dall’inizio dello stress, sono stati prelevati campioni per analisi del trascrittoma (RNAseq) e sono state svolte valutazioni in vivo dell’efficienza del PSII attraverso una analisi della fluorescenza della clorofillla a. La stessa valutazione è stata ripetuta dopo 4 giorni di stress, insieme a campionamenti per analisi fisiologiche (contenuto in clorofilla, carotenoidi, indice fenolico, antociani e zuccheri). I risultati ottenuti hanno permesso di identificare l’epoca in cui il trattamento biostimolante risulta maggiormente efficace. Le analisi effettuate hanno infatti evidenziato variazioni significative in termini di efficienza fotosintetica, indice fenolico e contenuto in antociani nei diversi tempi considerati. Le analisi di RNA-seq, attualmente in corso, permetteranno di evidenziare i meccanismi di azione del prodotto e di individuare le principali vie metaboliche stimolate dal trattamento in combinazione con lo stress.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
soi_abstract_rucola_PETRINI.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro
Dimensione
47.26 kB
Formato
Adobe PDF
|
47.26 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Petrini_format-poster_SOI_Petrini.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro
Dimensione
903.57 kB
Formato
Adobe PDF
|
903.57 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.