Il presente lavoro si inserisce nell'ambito del progetto "Metodi e sistemi per aumentare il valore aggiunto degli alimenti tradizionali ed a vocazione territoriale" il cui obiettivo è mettere a punto metodi, strumenti e tecnologie per il recupero e la valorizzazione di produzioni tradizionali di aree geografiche sensibili dal punto di vista socio-ambientale, quali le aree montante, al fine di promuoverne lo sviluppo. Lo studio si è articolato in 3 fasi: - definizione della metodologia; - caratterizzazione e analisi del territorio e delle realtà produttive; - ottimizzazione delle produzioni e strategie di sviluppo territoriale. Sono state individuate 5 filiere produttive costituite principalmente da micro-realtà artigianali e di ciascuna sono stati analizzati gli ambiti produttivo, tecnologico, organizzativo e gestionale. L'analisi, oltre a fotografare la situazione attuale, ha evidenziato le criticità igienico-sanitarie delle produzioni alimentati e della sicurezza e benessere degli operatori. In sintesi, i principali obiettivi raggiunti sono stati: - ottimizzazione dell'attuale produzione e messa a punto di linee produttive alternative; - individuazione dell'attuale produzione e messa a punto di linee produttive alternative; - individuazione degli elementi peculiari delle filiere al fine di proporre disciplinari di produzione; - ottimizzazione meccanico-impiantistica dell'efficienza, produttività, sicurezza e benessere degli operatori; - proposta di nuove tipologie di macchine e impianti dedicati; - sostenbilità del processo produttivo atraverso l'utilizzo di fonti energetiche alternative; - recupero e potenziamento delle infrastrutture presenti sul territorio per migliorare la logistica degli approvvigionamenti e della commercializzazione dei prodotti e l'accessibilità al territorio; - definizione di nuovi criteri progettuali delle strutture produttive e di layout innovativi; - messa a punto di sistemi di controllo al fine di garantire la qualità del prodotto. In conclusione la metodologia si è rivelata adeguata nell'analizzare in modo sistematico le filiere, individuandone i limiti. Inoltre ha permesso di suggerire tecnologie e strategie valide per la gestione del passaggio da attività amatoriale ad attività imprenditoriale.
Il ruolo del'ingegneria nella valorizzazione dei prodotti tipici montani / R. Guidetti, L. Dioguardi, R. Beghi, M.F. Belli, V. Bonalume - In: IX Convegno Nazionale AIIA 2009 "Ricerca e innovazione nell'ingegneria dei biosistemi agro-territoriali"Disco ottico. - Napoli : Doppiavoce, 2009 Sep 12. - ISBN 978-88-89972-13-7. (( Intervento presentato al 9. convegno Ricerca e innovazione nell'ingegneria dei biosistemi agro-territoriali : Convegno Nazionale dell'Associazione Italiana di Ingegneria Agraira tenutosi a Ischia Porto nel 2009.
Il ruolo del'ingegneria nella valorizzazione dei prodotti tipici montani
R. GuidettiPrimo
;L. DioguardiSecondo
;R. Beghi;M.F. BelliPenultimo
;V. BonalumeUltimo
2009
Abstract
Il presente lavoro si inserisce nell'ambito del progetto "Metodi e sistemi per aumentare il valore aggiunto degli alimenti tradizionali ed a vocazione territoriale" il cui obiettivo è mettere a punto metodi, strumenti e tecnologie per il recupero e la valorizzazione di produzioni tradizionali di aree geografiche sensibili dal punto di vista socio-ambientale, quali le aree montante, al fine di promuoverne lo sviluppo. Lo studio si è articolato in 3 fasi: - definizione della metodologia; - caratterizzazione e analisi del territorio e delle realtà produttive; - ottimizzazione delle produzioni e strategie di sviluppo territoriale. Sono state individuate 5 filiere produttive costituite principalmente da micro-realtà artigianali e di ciascuna sono stati analizzati gli ambiti produttivo, tecnologico, organizzativo e gestionale. L'analisi, oltre a fotografare la situazione attuale, ha evidenziato le criticità igienico-sanitarie delle produzioni alimentati e della sicurezza e benessere degli operatori. In sintesi, i principali obiettivi raggiunti sono stati: - ottimizzazione dell'attuale produzione e messa a punto di linee produttive alternative; - individuazione dell'attuale produzione e messa a punto di linee produttive alternative; - individuazione degli elementi peculiari delle filiere al fine di proporre disciplinari di produzione; - ottimizzazione meccanico-impiantistica dell'efficienza, produttività, sicurezza e benessere degli operatori; - proposta di nuove tipologie di macchine e impianti dedicati; - sostenbilità del processo produttivo atraverso l'utilizzo di fonti energetiche alternative; - recupero e potenziamento delle infrastrutture presenti sul territorio per migliorare la logistica degli approvvigionamenti e della commercializzazione dei prodotti e l'accessibilità al territorio; - definizione di nuovi criteri progettuali delle strutture produttive e di layout innovativi; - messa a punto di sistemi di controllo al fine di garantire la qualità del prodotto. In conclusione la metodologia si è rivelata adeguata nell'analizzare in modo sistematico le filiere, individuandone i limiti. Inoltre ha permesso di suggerire tecnologie e strategie valide per la gestione del passaggio da attività amatoriale ad attività imprenditoriale.File | Dimensione | Formato | |
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