L’area sanitaria delle Cure Palliative sta conoscendo in Italia un rapido incremento (Istat, 2009), a causa dell’aumento delle malattie neoplastiche e ad andamento cronico-evolutivo. I professionisti impegnati in questo settore rispondono ai bisogni di cura di tutta la persona, inclusi i suoi bisogni psicologici, sociali, spirituali che il delicato momento del fine-vita chiama in causa (Kendall, 2007). Particolare attenzione è dedicata al dolore, interpretabile non solo nella sua componente fisica, ma nell'accezione più ampia di dolore globale, per l’importante impatto che produce sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. I professionisti delle cure palliative, dunque, dovranno acquisire una competenza trasversale e composita per poter rispondere al bisogno di cura globale del paziente e del nucleo familiare (SICP, 2012). Il core dell’apprendimento in cure palliative è stato individuato dalla SICP (2012) in un mix di saperi specialistici, organizzativi, di ruolo e impliciti, legati fortemente all’idea che ci si sta prendendo cura di un paziente che non potrà essere guarito. Alle competenze non deve pertanto essere attribuito un significato neutro, intendendole come semplici azioni e mansioni da svolgere: a esse si deve accordare un’importante funzione di crescita e maturazione personale e professionale, considerando anche i processi profondi che rendono gli operatori capaci di attribuire un orizzonte di senso e di motivazione a tutte le azioni di cura in ambito palliativo (Landmark et al., 2004). Una formazione specifica per le cure palliative è presente in Italia soprattutto attraverso Master di alta formazione (Legge n. 38, 2010). Il presente contributo vuole presentare una proposta di ricerca-intervento rivolta a 30 partecipanti (medici, infermieri, assistenti sociali) di un Master di primo livello in cure palliative. Suddivisi in tre gruppi secondo il proprio profilo professionale, i partecipanti sono stati invitati a creare un collage (Butler-Kisber, 2010) che rappresentasse la loro idea di buona morte. In seguito a un momento di creazione individuale, i collage sono stati presentati e narrati da ogni singolo professionista al gruppo intero, con la presenza della conduttrice del gruppo. La proposta è stata pensata in chiave di ricerca, ma anche formativa, per attivare nei professionisti una riflessione utile a tematizzare i propri impliciti, i propri valori relativi alla morte e per attivare un pensiero circa le competenze necessarie per agire un ruolo professionale nell'accompagnamento verso il fine-vita.

Formare alla cura del fine-vita: il collage come strategia riflessiva per i partecipanti di un Master di primo livello in Cure Palliative / M.B. Gambacorti-Passerini, A. Destrebecq, S. Terzoni, L. Zannini. ((Intervento presentato al convegno Diventare professionisti della salute e della cura. Ricerche e buone pratiche tenutosi a Milano nel 2017.

Formare alla cura del fine-vita: il collage come strategia riflessiva per i partecipanti di un Master di primo livello in Cure Palliative

M.B. Gambacorti-Passerini
Primo
;
A. Destrebecq
Secondo
;
S. Terzoni
Penultimo
;
L. Zannini
Ultimo
2017

Abstract

L’area sanitaria delle Cure Palliative sta conoscendo in Italia un rapido incremento (Istat, 2009), a causa dell’aumento delle malattie neoplastiche e ad andamento cronico-evolutivo. I professionisti impegnati in questo settore rispondono ai bisogni di cura di tutta la persona, inclusi i suoi bisogni psicologici, sociali, spirituali che il delicato momento del fine-vita chiama in causa (Kendall, 2007). Particolare attenzione è dedicata al dolore, interpretabile non solo nella sua componente fisica, ma nell'accezione più ampia di dolore globale, per l’importante impatto che produce sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. I professionisti delle cure palliative, dunque, dovranno acquisire una competenza trasversale e composita per poter rispondere al bisogno di cura globale del paziente e del nucleo familiare (SICP, 2012). Il core dell’apprendimento in cure palliative è stato individuato dalla SICP (2012) in un mix di saperi specialistici, organizzativi, di ruolo e impliciti, legati fortemente all’idea che ci si sta prendendo cura di un paziente che non potrà essere guarito. Alle competenze non deve pertanto essere attribuito un significato neutro, intendendole come semplici azioni e mansioni da svolgere: a esse si deve accordare un’importante funzione di crescita e maturazione personale e professionale, considerando anche i processi profondi che rendono gli operatori capaci di attribuire un orizzonte di senso e di motivazione a tutte le azioni di cura in ambito palliativo (Landmark et al., 2004). Una formazione specifica per le cure palliative è presente in Italia soprattutto attraverso Master di alta formazione (Legge n. 38, 2010). Il presente contributo vuole presentare una proposta di ricerca-intervento rivolta a 30 partecipanti (medici, infermieri, assistenti sociali) di un Master di primo livello in cure palliative. Suddivisi in tre gruppi secondo il proprio profilo professionale, i partecipanti sono stati invitati a creare un collage (Butler-Kisber, 2010) che rappresentasse la loro idea di buona morte. In seguito a un momento di creazione individuale, i collage sono stati presentati e narrati da ogni singolo professionista al gruppo intero, con la presenza della conduttrice del gruppo. La proposta è stata pensata in chiave di ricerca, ma anche formativa, per attivare nei professionisti una riflessione utile a tematizzare i propri impliciti, i propri valori relativi alla morte e per attivare un pensiero circa le competenze necessarie per agire un ruolo professionale nell'accompagnamento verso il fine-vita.
2017
Collage making; Death; Palliative care; Healthcare professionals' training
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale e Sociale
Settore MED/45 - Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche
Società Italiana di Pedagogia (SIPED)
Formare alla cura del fine-vita: il collage come strategia riflessiva per i partecipanti di un Master di primo livello in Cure Palliative / M.B. Gambacorti-Passerini, A. Destrebecq, S. Terzoni, L. Zannini. ((Intervento presentato al convegno Diventare professionisti della salute e della cura. Ricerche e buone pratiche tenutosi a Milano nel 2017.
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