Agricoltura irrigua e ridotta disponbilità idrica: quali compatibilità? Evidenze da un modello di PMP nella pianura lombarda

Numerosi modelli economici sono utilizzati per valutare gli effetti dei cambiamenti climatici e le loro implicazioni sull’economia globale. Tra gli altri, la programmazione matematica riveste un ruolo primario, specialmente dopo lo sviluppo del cosiddetto “approccio positivo”. La Programmazione Matematica Positiva (PMP) viene tipicamente usata per calibrare modelli regionali volti a valutare gli effetti dell’introduzione di politiche settoriali. Nel comparto agricolo questo tipo di approccio è largamente utilizzato per condurre analisi di scenario in mutate condizioni di disponibilità di risorse ed interventi strutturali. In quest'ottica, lo studio condotto si basa sull’utilizzo della PMP in un areale agricolo lombardo, ed ipotizza che una ridotta disponibilità d’acqua irrigua costituisca il principale effetto del cambiamento climatico a livello locale; inoltre, assume che ulteriori interventi messi in atto dai decisori politici o dagli utilizzatori finali della risorsa per limitare il consumo idrico costituiscano delle strategie di mitigazione del climate change. Il modello implementato ottimizza la funzione di massimizzazione del profitto dell'agricoltore in corrispondenza di diversi livelli di disponibilità d’acqua irrigua, restituendo il pattern colturale che soddisfa le condizioni imposte. I risultati preliminari confermano quanto emerge dalle numerose evidenze di letteratura: ad una maggiore scarsità della risorsa corrisponde la coltivazione di colture meno idro-esigenti, anche se non si riscontrano radicali cambiamenti nell'uso del suolo nel suo complesso. Configurazioni alternative comportano, tuttavia, implicazioni negative per l'economia dell’area di studio, con il margine lordo che tende a diminuire al decrescere dei volumi d'acqua disponibili.