Il presente lavoro prende in considerazione la possibilità di utilizzare biomacromolecole per la realizzazione di coating su film di acido polilattico (PLA, spessore 40±2 μm), per modificarne la proprietà di barriera all’ossigeno. La deposizione di cinque differenti biocoating (spessore medio di 1,15±0,1 μm) ha consentito l’ottenimento di valori di OTR (Oxygen Transmission Rate) inferiori a 1 mL m-2 giorno-1 in condizioni anidre (23°C) per quattro dei biopolimeri testati. Tali valori, tuttavia, risultano essere fortemente influenzati dall’umidit. relativa, mantenendosi comunque al di sotto di quella del PLA tal quale. Dal confronto di questi valori con quelli ottenuti da film di PLA laccati con i tradizionali coating di origine sintetica, è possibile affermare come le biomacromolecole testate possono essere efficacemente utilizzate per talune applicazioni nel settore dell’imballaggio alimentare.
Modificazione delle proprietà barriera di un film di acido polilattico (PLA) attraverso l’uso di biocoating / L. Introzzi, I. Giuliano, S. Farris, L. Piergiovanni. - In: TECNICA MOLITORIA. - ISSN 0040-1862. - 64:4(2013), pp. 302-305.
Modificazione delle proprietà barriera di un film di acido polilattico (PLA) attraverso l’uso di biocoating
L. IntrozziPrimo
;S. FarrisPenultimo
;L. PiergiovanniUltimo
2013
Abstract
Il presente lavoro prende in considerazione la possibilità di utilizzare biomacromolecole per la realizzazione di coating su film di acido polilattico (PLA, spessore 40±2 μm), per modificarne la proprietà di barriera all’ossigeno. La deposizione di cinque differenti biocoating (spessore medio di 1,15±0,1 μm) ha consentito l’ottenimento di valori di OTR (Oxygen Transmission Rate) inferiori a 1 mL m-2 giorno-1 in condizioni anidre (23°C) per quattro dei biopolimeri testati. Tali valori, tuttavia, risultano essere fortemente influenzati dall’umidit. relativa, mantenendosi comunque al di sotto di quella del PLA tal quale. Dal confronto di questi valori con quelli ottenuti da film di PLA laccati con i tradizionali coating di origine sintetica, è possibile affermare come le biomacromolecole testate possono essere efficacemente utilizzate per talune applicazioni nel settore dell’imballaggio alimentare.Pubblicazioni consigliate
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