Il presente lavoro di ricerca riporta i risultati di un’indagine analitica condotta su una ventina di tipologie d’imballaggio in carta e cartone per uso alimentare, allo scopo di identificare i composti chimici più comuni e caratteristici. Tali materiali sono stati selezionati in considerazione di una vasta gamma di utilizzi (dal confezionamento primario e secondario agli articoli per fast food). È stato dapprima condotto uno screening analitico mediante tecniche di Micro Estrazione in Fase Solida (SPME) ed estrazione con solvente (SE) entrambe seguite da successiva analisi in gascromatografia/spettrometria di massa (GC/MS) al fine di determinare le principali molecole volatili e non volatili presenti. È stato possibile rilevare la presenza di solventi residui, probabilmente proveniente da inchiostri di stampa, così come idrocarburi e composti aromatici, principalmente toluene e plastificanti, legati al contenuto di carta riciclata, come diisobutil ftalato (DIBP) o diisopropil naftaleni (DiPNs) in differenti tipologie d’imballaggio. L’analisi dei dati è stata condotta mediante approccio statistico multivariato. Attraverso l´analisi delle componenti principali (PCA) sono stati individuati e selezionati alcuni composti chimici come marker per la classificazione dei campioni di imballaggio in carta e cartone in funzione della presenza di materiale da riciclo, del trattamento di superficie e delle loro caratteristiche di stampa. Il metodo analitico utilizzato, combinato con l´approccio chemiometrico, si è dimostrato essere un modo efficace per la trattazione di tali dati. In seguito, seguendo la procedura di RiskAssessment, è stata eseguita una ricerca documentale dedicata a proprietà tossicologiche o restrizioni legislative vigenti per tutte le sostanze individuate (identificazione dei pericoli). Inoltre, la semi-quantificazione dei composti negli imballaggi, ha consentito, mediante l´applicazione del modello di migrazione totale a tempo, una stima della contaminazione di alimenti in condizioni limite; occasionalmente, tali stime portano al superamento dei limiti di migrazione previsti dalla legge.
Screening chimico-analitico di imballaggi in carta e cartone per uso alimentare: approccio chemiometrico e valutazione del rischio di migrazione / V. Guazzotti, B. Giussani, L. Piergiovanni, S. Limbo. ((Intervento presentato al convegno AGORÀ : INCONTRO NAZIONALE DI FOOD PACKAGING tenutosi a Monza nel 2013.
Screening chimico-analitico di imballaggi in carta e cartone per uso alimentare: approccio chemiometrico e valutazione del rischio di migrazione
V. Guazzotti;L. Piergiovanni;S. Limbo
2013
Abstract
Il presente lavoro di ricerca riporta i risultati di un’indagine analitica condotta su una ventina di tipologie d’imballaggio in carta e cartone per uso alimentare, allo scopo di identificare i composti chimici più comuni e caratteristici. Tali materiali sono stati selezionati in considerazione di una vasta gamma di utilizzi (dal confezionamento primario e secondario agli articoli per fast food). È stato dapprima condotto uno screening analitico mediante tecniche di Micro Estrazione in Fase Solida (SPME) ed estrazione con solvente (SE) entrambe seguite da successiva analisi in gascromatografia/spettrometria di massa (GC/MS) al fine di determinare le principali molecole volatili e non volatili presenti. È stato possibile rilevare la presenza di solventi residui, probabilmente proveniente da inchiostri di stampa, così come idrocarburi e composti aromatici, principalmente toluene e plastificanti, legati al contenuto di carta riciclata, come diisobutil ftalato (DIBP) o diisopropil naftaleni (DiPNs) in differenti tipologie d’imballaggio. L’analisi dei dati è stata condotta mediante approccio statistico multivariato. Attraverso l´analisi delle componenti principali (PCA) sono stati individuati e selezionati alcuni composti chimici come marker per la classificazione dei campioni di imballaggio in carta e cartone in funzione della presenza di materiale da riciclo, del trattamento di superficie e delle loro caratteristiche di stampa. Il metodo analitico utilizzato, combinato con l´approccio chemiometrico, si è dimostrato essere un modo efficace per la trattazione di tali dati. In seguito, seguendo la procedura di RiskAssessment, è stata eseguita una ricerca documentale dedicata a proprietà tossicologiche o restrizioni legislative vigenti per tutte le sostanze individuate (identificazione dei pericoli). Inoltre, la semi-quantificazione dei composti negli imballaggi, ha consentito, mediante l´applicazione del modello di migrazione totale a tempo, una stima della contaminazione di alimenti in condizioni limite; occasionalmente, tali stime portano al superamento dei limiti di migrazione previsti dalla legge.Pubblicazioni consigliate
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