DE SEUIL EN SEUIL: LE DECOR DES EGLISES DE LOMBARDIE ET DE VENETIE (1240 - 1450)

Using a method that combines quantitative analysis and specific case studies, this thesis examines the decoration of facades, counter-façade, triumphal arches and sanctuaries executed between the mid-13th and mid-15th centuries in 104 churches located in Northern Italy between Lombardy and Veneto. By describing the most recurrent iconographic schemes for the ornamentation of these different threshold, this study shows how images manage to activate and complement the structural, liturgical and cultic functions of the different spaces to which they adhere. From the prophylactic decoration of the façade, which signals the ambivalence of the church's entrance door and helps to ritualise the act of entering it, to the Annunciation on the triumphal arch, which projects into the nave part of the sacrality of the sanctuary; the journey proposed in this thesis ends in the sanctuary, where the verticality of the decoration links the ritual practice of the priest in the earthly and historical space of the church with the heavenly liturgy, immutable and perpetual.

Grazie ad un metodo che combina analisi quantitativa e casi di studio, questa tesi si propone di studiare la decorazione delle facciate, delle controfacciate, degli archi trionfali e dei santuari di centoquattro chiese lombarde e venete, decorate tra la metà del XIII e la metà del XV secolo. Descrivendo gli schemi iconografici più ricorrenti per l'ornamentazione di tali soglie dell'architettura ecclesiastica, questo studio esamina il modo in cui le immagini riescano ad attivare e ad accompagnare le funzioni strutturali, liturgiche e cultuali dei vari ambienti ai quali erano collegate.Dalla decorazione profilattica della facciata, che segnala l'ambivalenza della porta d'ingresso della chiesa e contribuisce a ritualizzare l'atto di entrarvi, passando dall’Annunciazione sull'arco trionfale, che proietta nella navata qualcosa della sacralità del santuario, il percorso proposto da questa tesi si conclude nel presbiterio, dove la verticalità della decorazione collega la pratica rituale del sacerdote nello spazio terreno e storico della chiesa con la liturgia celeste, immutabile e perpetua.