Il nutrimento dell'infante tra costume e diritto

In ancient Rome, the phenomenon of infants fed by hired nurses could be dated back as early as the late republic. The practice became even more widespread during the imperial age, owing to the updating social customs and the medical culture of that time. Although it is widely believed in the literature that the age of the Antonines there was an attempt to curb this tendency, by reverting back to encouraging mothers to assume the role of feeding the infants, there is no specific legislative intervention to attest. However, my research points out that the testimony of Gellius, who reports on Favorinus, a strenuous defender of traditional maternal care for infants, and some other sources from the 2nd century seem to give actual confirmation of the great topicality of this subject at that historical moment.

L’affidamento dei neonati a nutrici prezzolate è attestato a Roma già a partire dalla tarda repubblica. La pratica si diffuse ancora di più durante l’età imperiale, grazie alle rinnovate abitudini sociali e agli insegnamenti della cultura medica dell’epoca. Nonostante sia opinione diffusa in letteratura che l’età degli Antonini abbia tentato di porre un freno a tale tendenza, tornando ad incentivare di contro il ruolo delle madri, non è attestato uno specifico intervento legislativo. Peraltro la testimonianza di Gellio che riferisce di Favorino, strenuo difensore delle tradizionali cure materne all’infante, e alcune altre fonti del II secolo sembrano dare effettiva conferma della grande attualità del tema in tale momento storico.