La 'rotazione' della cosa pignorata nelle testimonianze del Digesto. A margine di Cass. 12733 del 13.5.2021

Nonostante il pegno rotativo, di recente confermato dalla Corte di Cassazione (ordinanza n. 12733 del 2021) come variante dell’istituto pignoratizio, prenda a modello la ‘floating charge’ anglosassone, sono attestate già nel Digesto fattispecie in cui il pegno è costituito su cose che, durante la vigenza del vincolo, erano andate mutando. I giuristi romani risolvevano tali casi confermando la permanenza in vita del pegno e la fissazione dell’oggetto in maniera definitiva soltanto nel momento dell’esecutività della garanzia. Si coglie dunque già nell’esperienza giuridica romana l’idea di un allontanamento dalla specificità della res nel pegno a favore del valore economico in essa racchiuso.