The essay proposes a reading of the Novella ducale, included in the book known as Proverbi in facezie, circulating in print since 1523, under the name of the fifteenth-century poet and courtier Antonio Cornazano. After a brief introduction to the collection, the novel is placed in the context of the Sforza court, tracing correspondences with documentary sources and with contemporary literature. Historical characters and events (Bianca Maria Visconti, Francesco Sforza and Angelo Acciaiuoli, on the occasion of a Florentine embassy to the Milanese court) are involved in a tale that proposes exasperating some topical motifs of the beffa. The analysis of the spaces within which the narrated facts take place allows to further realize the balance between the literary topoi of the genre (the woman’s room, for example) and the purpose to mark the tale as specifically Lombard and courtier. The Novella ducale is therefore configured as a ‘Lombard’ alternative to the Tuscan tradition of beffa.

Il saggio propone una lettura della Novella ducale, inclusa nel libro noto come Proverbi in facezie che circola a stampa sotto il nome del letterato quattrocentesco Antonio Cornazano a partire dal 1523. Dopo una sintetica presentazione della raccolta, si inquadra la novella nel contesto della corte sforzesca, rintracciando corrispondenze con fonti documentarie e con la letteratura coeva. Personaggi e eventi storici (Bianca Maria Visconti, Francesco Sforza e Angelo Acciaiuoli, nell’occasione di un’ambasceria fiorentina alla corte milanese) sono coinvolti in una vicenda che ripropone esasperandoli alcuni motivi topici della novella di beffa. L’analisi degli spazi entro cui si svolgono i fatti narrati permette di cogliere ulteriormente l’equilibrio fra i topoi letterari propri del genere (la camera della donna, per esempio) e l’ambizione a connotare il racconto come specificamente lombardo e cortigiano. La novella si configura quindi come alternativa ‘lombarda’ rispetto alla tradizione toscana della beffa.

Una novella alla corte sforzesca: la "Ducale" di Antonio Cornazano / S. Carapezza. - In: SCHEDE UMANISTICHE. - ISSN 1122-6323. - 36:1(2022), pp. 89-108.

Una novella alla corte sforzesca: la "Ducale" di Antonio Cornazano

S. Carapezza
2022

Abstract

The essay proposes a reading of the Novella ducale, included in the book known as Proverbi in facezie, circulating in print since 1523, under the name of the fifteenth-century poet and courtier Antonio Cornazano. After a brief introduction to the collection, the novel is placed in the context of the Sforza court, tracing correspondences with documentary sources and with contemporary literature. Historical characters and events (Bianca Maria Visconti, Francesco Sforza and Angelo Acciaiuoli, on the occasion of a Florentine embassy to the Milanese court) are involved in a tale that proposes exasperating some topical motifs of the beffa. The analysis of the spaces within which the narrated facts take place allows to further realize the balance between the literary topoi of the genre (the woman’s room, for example) and the purpose to mark the tale as specifically Lombard and courtier. The Novella ducale is therefore configured as a ‘Lombard’ alternative to the Tuscan tradition of beffa.
Il saggio propone una lettura della Novella ducale, inclusa nel libro noto come Proverbi in facezie che circola a stampa sotto il nome del letterato quattrocentesco Antonio Cornazano a partire dal 1523. Dopo una sintetica presentazione della raccolta, si inquadra la novella nel contesto della corte sforzesca, rintracciando corrispondenze con fonti documentarie e con la letteratura coeva. Personaggi e eventi storici (Bianca Maria Visconti, Francesco Sforza e Angelo Acciaiuoli, nell’occasione di un’ambasceria fiorentina alla corte milanese) sono coinvolti in una vicenda che ripropone esasperandoli alcuni motivi topici della novella di beffa. L’analisi degli spazi entro cui si svolgono i fatti narrati permette di cogliere ulteriormente l’equilibrio fra i topoi letterari propri del genere (la camera della donna, per esempio) e l’ambizione a connotare il racconto come specificamente lombardo e cortigiano. La novella si configura quindi come alternativa ‘lombarda’ rispetto alla tradizione toscana della beffa.
Novella; Quattrocento; Sforza; Visconti; Milano; beffa; comico;
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
2022
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