La valutazione dell’impatto ambientale degli imballaggi per i prodotti carnei tra shelf-life e spreco alimentare

Ci troviamo in un periodo in cui il concetto di sostenibilità viene liberamente interpretato e a volte quello che pensiamo essere sostenibile in realtà si rivela essere una scelta sbagliata. L’intervento ha l’obiettivo di far riflettere il pubblico nei confronti di soluzioni di packaging per carne proponendo un confronto dell'impatto ambientale di tre sistemi di confezionamento alimentare (Overwrap: OW, High Oxygen Modified Atmosphere Packaging: MAP e Vacuum Skin: VS), considerando nell’analisi il potenziale effetto di spreco che deriva da una durata di conservazione più breve. È stato utilizzato il metodo di valutazione del ciclo di vita ed è stato applicato un approccio "dalla culla alla tomba" sia per il confezionamento che per la filiera della carne. L'unità funzionale è stata definita come un'unità di confezionamento contenente 500 g di carne bovina a fette. Se si dovesse considerare solo l'imballaggio, il packaging OW presenta le migliori prestazioni ambientali, mentre considerando i potenziali effetti di spreco alimentare, i risultati hanno mostrato che il sistema di imballaggio con la shelf-life più lunga (VS) rappresenta la miglior soluzione. La progettazione ecocompatibile (ecodesign di prodotto) per le soluzioni di imballaggio per i prodotti alimentari dovrebbero considerare la capacità di ridurre i potenziali sprechi alimentari, come diretta conseguenza del miglioramento della durata di conservazione e riduzione dell’impatto ambientale della filiera agro-alimentare.