Both in the humanistic and scientific fields, there are endless talk of the digital revolution. This issue deserves more in-depth consideration for two reasons: firstly for the undeniable influence that the new media have on social relations, daily life behavior and human experiences in general; secondly because emerging technologies, in a specific historical and cultural context, are not a simply tool ready to use by human beings, but a medium trough which meanings and social realities are built. From an educational point of view, it becomes interesting to consider how new digital technologies influence and reshaped people's life experiences. To this end, the article proposes a pedagogical reading of new media as dispositifs semio-techniques (Foucault, 1975). They are codified collection of ideas, ideologies and representations that influence and transform – together with specific material apparatus, through speeches and by taking hold of bodies – social behaviors and processes of identity construction. The technologies in this sense are experiential mediators: they co-create daily routines and actions, modify the relationships between individuals, objects, space, time and bodies, contributing to produce new subjectivities.

Sia in ambito umanistico, sia scientifico si continua a parlare di rivoluzione digitale. Il tema merita di essere approfondito per due ordini di ragioni: 1) per l’innegabile influenza che i nuovi media esercitano sulle relazioni sociali, sui comportamenti quotidiani e, in generale, sulle esperienze di vita degli individui; 2) perché le tecnologie emergenti, in uno specifico contesto storico-culturale, non sono semplicemente uno strumento ad uso degli uomini ma un medium attraverso cui si costruiscono significati e realtà sociali. In ottica educativa diviene interessante chiedersi come le nuove tecnologie digitali influenzino e ristrutturino le esperienze di vita dei soggetti. A tal fine l’articolo propone una lettura pedagogica dei nuovi media come dispositivi semiotecnici (Foucault, 1976): ovvero insiemi codificati di idee, ideologie e rappresentazioni che influenzano e trasformano – insieme a specifici apparati materiali, attraverso i discorsi e facendo presa sui corpi – comportamenti sociali e processi di costruzione identitaria. Le tecnologie in tal senso sono mediatori esperienziali: esse co-creano routine e azioni quotidiane, modificano i rapporti tra individui, con gli oggetti, lo spazio, il tempo e i corpi, contribuendo a produrre nuove soggettività.

I nuovi media come dispositivi semiotecnici : Uno sguardo pedagogico / P. Barone, C. Barbanti. - In: METIS. - ISSN 2240-9580. - 10:1(2020), pp. 104-120. [10.30557/MT00114]

I nuovi media come dispositivi semiotecnici : Uno sguardo pedagogico

C. Barbanti
2020

Abstract

Both in the humanistic and scientific fields, there are endless talk of the digital revolution. This issue deserves more in-depth consideration for two reasons: firstly for the undeniable influence that the new media have on social relations, daily life behavior and human experiences in general; secondly because emerging technologies, in a specific historical and cultural context, are not a simply tool ready to use by human beings, but a medium trough which meanings and social realities are built. From an educational point of view, it becomes interesting to consider how new digital technologies influence and reshaped people's life experiences. To this end, the article proposes a pedagogical reading of new media as dispositifs semio-techniques (Foucault, 1975). They are codified collection of ideas, ideologies and representations that influence and transform – together with specific material apparatus, through speeches and by taking hold of bodies – social behaviors and processes of identity construction. The technologies in this sense are experiential mediators: they co-create daily routines and actions, modify the relationships between individuals, objects, space, time and bodies, contributing to produce new subjectivities.
Sia in ambito umanistico, sia scientifico si continua a parlare di rivoluzione digitale. Il tema merita di essere approfondito per due ordini di ragioni: 1) per l’innegabile influenza che i nuovi media esercitano sulle relazioni sociali, sui comportamenti quotidiani e, in generale, sulle esperienze di vita degli individui; 2) perché le tecnologie emergenti, in uno specifico contesto storico-culturale, non sono semplicemente uno strumento ad uso degli uomini ma un medium attraverso cui si costruiscono significati e realtà sociali. In ottica educativa diviene interessante chiedersi come le nuove tecnologie digitali influenzino e ristrutturino le esperienze di vita dei soggetti. A tal fine l’articolo propone una lettura pedagogica dei nuovi media come dispositivi semiotecnici (Foucault, 1976): ovvero insiemi codificati di idee, ideologie e rappresentazioni che influenzano e trasformano – insieme a specifici apparati materiali, attraverso i discorsi e facendo presa sui corpi – comportamenti sociali e processi di costruzione identitaria. Le tecnologie in tal senso sono mediatori esperienziali: esse co-creano routine e azioni quotidiane, modificano i rapporti tra individui, con gli oggetti, lo spazio, il tempo e i corpi, contribuendo a produrre nuove soggettività.
Nuove Tecnologie di Comunicazione; semiotecnica; approccio socio-materiale; post-human
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale e Sociale
2020
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