La massiccia esposizione mediatica degli scienziati, iniziata nel febbraio 2020, li ha resi più conosciuti e popolari. Tuttavia, ha anche segnato l’inizio di un inaspettato declino della fiducia nei loro confronti. E’ questo ciò che emerge da uno studio pilota (un sondaggio) realizzato nel 2021. Per cui Parallelamente, ha anche cominciato a incrinarsi una visione scientista e positivista della scienza, testimoniata dal fatto che, nel sondaggio che abbiamo realizzato, una porzione consistente delle persone (tra il 20% e 30%, quindi ancora ampiamente minoritaria) sembra condividere un diverso modello epistemologico, meno ancorato a presunte certezze e verità assolute (tipiche dello scientismo), e più incentrato su conflitti fra saperi e una continua messa in discussione delle conoscenze acquisite. Questo fenomeno non sembra essere, almeno in prima istanza, il prodotto di una delegittimazione della scienza proveniente dal mondo dei social, quanto il risultato della stessa esposizione mediatica degli scienziati: proprio perché lo scientismo (molto presente nei media mainstream) ha fatto promesse eccessive, la disillusione nello scoprire che esse non sono sempre state mantenute può aver contribuito a generare un atteggiamento scettico di una parte (minoritaria, ma crescente) della popolazione. Inoltre, sembrerebbero proprio i media tradizionali, con la loro mediatizzazione dei conflitti tra scienziati ed esperti, ad aver contribuito al rafforzarsi di questo sentimento critico nei confronti degli scienziati, che potremmo definire “secolarizzazione della scienza”.
Crisi delle competenze, secolarizzazione della scienza e declino della fiducia negli scienziati dopo il Covid-19 : Uno studio pilota / G. Gobo (NODI). - In: Dissenso informato : Pandemia: il dibattito mancato e le alternative possibili / [a cura di] E. Lello, N. Bertuzzi. - Roma : Castelvecchi, 2022 May. - ISBN 8832908042. - pp. 76-96
Crisi delle competenze, secolarizzazione della scienza e declino della fiducia negli scienziati dopo il Covid-19 : Uno studio pilota
G. Gobo
2022
Abstract
La massiccia esposizione mediatica degli scienziati, iniziata nel febbraio 2020, li ha resi più conosciuti e popolari. Tuttavia, ha anche segnato l’inizio di un inaspettato declino della fiducia nei loro confronti. E’ questo ciò che emerge da uno studio pilota (un sondaggio) realizzato nel 2021. Per cui Parallelamente, ha anche cominciato a incrinarsi una visione scientista e positivista della scienza, testimoniata dal fatto che, nel sondaggio che abbiamo realizzato, una porzione consistente delle persone (tra il 20% e 30%, quindi ancora ampiamente minoritaria) sembra condividere un diverso modello epistemologico, meno ancorato a presunte certezze e verità assolute (tipiche dello scientismo), e più incentrato su conflitti fra saperi e una continua messa in discussione delle conoscenze acquisite. Questo fenomeno non sembra essere, almeno in prima istanza, il prodotto di una delegittimazione della scienza proveniente dal mondo dei social, quanto il risultato della stessa esposizione mediatica degli scienziati: proprio perché lo scientismo (molto presente nei media mainstream) ha fatto promesse eccessive, la disillusione nello scoprire che esse non sono sempre state mantenute può aver contribuito a generare un atteggiamento scettico di una parte (minoritaria, ma crescente) della popolazione. Inoltre, sembrerebbero proprio i media tradizionali, con la loro mediatizzazione dei conflitti tra scienziati ed esperti, ad aver contribuito al rafforzarsi di questo sentimento critico nei confronti degli scienziati, che potremmo definire “secolarizzazione della scienza”.File | Dimensione | Formato | |
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