La poesia di tre poeti del secondo Novecento, Giudici, Sereni e Zanzotto, attraversa il campo della sperimentazione, confrontandosi continuamente con una tradizione dalla quale non può prescindere. E nella diversità dei rispettivi esiti poetici, i versi di questi autori si sviluppano lungo il filo della metapoesia, dell'ironia, della polemica con il presente, in virtù di una modalità enunciativa che mette in crisi il soggetto lirico ma ne afferma continuanmente la necessità.
Giudici, Sereni, Zanzotto. Tradizione e ibridazione nei versi di tre poeti del secondo Novecento / L. Neri. - In: NUOVA INFORMAZIONE BIBLIOGRAFICA. - ISSN 1824-0771. - 18:1(2021), pp. 117-136. [10.1448/100215]
Giudici, Sereni, Zanzotto. Tradizione e ibridazione nei versi di tre poeti del secondo Novecento
L. Neri
2021
Abstract
La poesia di tre poeti del secondo Novecento, Giudici, Sereni e Zanzotto, attraversa il campo della sperimentazione, confrontandosi continuamente con una tradizione dalla quale non può prescindere. E nella diversità dei rispettivi esiti poetici, i versi di questi autori si sviluppano lungo il filo della metapoesia, dell'ironia, della polemica con il presente, in virtù di una modalità enunciativa che mette in crisi il soggetto lirico ma ne afferma continuanmente la necessità.File | Dimensione | Formato | |
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