In questo contributo vengono presentati i risultati di una indagine sui repertori linguistici di minori di origine immigrata nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del comune di Cervia (RA). La metodologia utilizzata è quella del questionario, già impiegato in numerosi studi precedenti sulle aree piemontese e lombarda. Lo scopo del lavoro era delineare quali lingue venissero utilizzate a seconda di diversi contesti e con diversi interlocutori, in particolare nell'ambito scolastico e in quello famigliare. I risultati dell’indagine hanno dimostrato la netta preferenza per usi multilingui, in cui non di rado anche all’interno della scuola alla lingua italiana, sempre predominante nell’uso, vengono affiancate anche altre lingue veicolari, ossia non necessariamente legate al Paese d’origine. Al contrario, la famiglia si presenta come il contesto deputato alla maggiore conservazione della lingua del Paese d’origine dei migranti, pur se si assiste a un progressivo shift verso l’italiano anche nel dialogo con i famigliari più giovani (es. fratelli e sorelle).
L’uso della lingua del Paese d’origine a scuola e in famiglia: un’indagine sui minori alloglotti a Cervia / F. Lunardini, C. Meluzzi. - In: EDUCATION ET SOCIÈTES PLURILINGUES. - ISSN 1127-266X. - 50:(2021), pp. 14-25.
L’uso della lingua del Paese d’origine a scuola e in famiglia: un’indagine sui minori alloglotti a Cervia
C. Meluzzi
Secondo
2021
Abstract
In questo contributo vengono presentati i risultati di una indagine sui repertori linguistici di minori di origine immigrata nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del comune di Cervia (RA). La metodologia utilizzata è quella del questionario, già impiegato in numerosi studi precedenti sulle aree piemontese e lombarda. Lo scopo del lavoro era delineare quali lingue venissero utilizzate a seconda di diversi contesti e con diversi interlocutori, in particolare nell'ambito scolastico e in quello famigliare. I risultati dell’indagine hanno dimostrato la netta preferenza per usi multilingui, in cui non di rado anche all’interno della scuola alla lingua italiana, sempre predominante nell’uso, vengono affiancate anche altre lingue veicolari, ossia non necessariamente legate al Paese d’origine. Al contrario, la famiglia si presenta come il contesto deputato alla maggiore conservazione della lingua del Paese d’origine dei migranti, pur se si assiste a un progressivo shift verso l’italiano anche nel dialogo con i famigliari più giovani (es. fratelli e sorelle).File | Dimensione | Formato | |
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