Il mercato dei prodotti biostimolanti è in crescita e le previsioni economiche confermano questo andamento fino al 2030. La positiva previsione economica sta incentivando la nascita di nuove aziende specializzate nella produzione di biostimolanti. Molte industrie già impegnate nella produzione dei mezzi tecnici stanno ampliando il loro portfolio con l’introduzione di questi prodotti, sempre più richiesti per migliorare la gestione dei sistemi colturali e aumentarne la sostenibilità economia e ambientale. Infatti, questi mezzi tecnici innovativi, se opportunamente usati, possono aumentare le rese delle colture, riducendo gli input di fertilizzanti e aumentando la tolleranza contro gli stress abiotici. I biostimolanti possono essere di origine organica come estratti di alghe, piante, o derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare, microorganismi (batteri e funghi) e/o inorganica come il selenio, silicio e cobalto. Questi prodotti non sono coinvolti direttamente nella nutrizione delle piante, ma attivano processi fisiologici e biochimici che portano ad un aumento dell’efficienza d’uso delle risorse disponibili come nutrienti e acqua riducendone l’apporto durante il ciclo colturale. In termini di efficacia agronomica, l’azione dei biostimolanti si ottiene a concentrazioni nettamente inferiori a quelle dei fertilizzanti e superiore a quella dei fitoregolatori di crescita.

Ancora molti aspetti sono da approfondire: I biostimolanti devono essere applicati nel momento opportuno, e col giusto anticipo, per far sì che possano esercitare un’azione efficace / A. Ferrante. - In: TERRA È VITA. - ISSN 2421-356X. - 2020:30(2020 Oct 02), pp. 29-30.

Ancora molti aspetti sono da approfondire: I biostimolanti devono essere applicati nel momento opportuno, e col giusto anticipo, per far sì che possano esercitare un’azione efficace

A. Ferrante
2020

Abstract

Il mercato dei prodotti biostimolanti è in crescita e le previsioni economiche confermano questo andamento fino al 2030. La positiva previsione economica sta incentivando la nascita di nuove aziende specializzate nella produzione di biostimolanti. Molte industrie già impegnate nella produzione dei mezzi tecnici stanno ampliando il loro portfolio con l’introduzione di questi prodotti, sempre più richiesti per migliorare la gestione dei sistemi colturali e aumentarne la sostenibilità economia e ambientale. Infatti, questi mezzi tecnici innovativi, se opportunamente usati, possono aumentare le rese delle colture, riducendo gli input di fertilizzanti e aumentando la tolleranza contro gli stress abiotici. I biostimolanti possono essere di origine organica come estratti di alghe, piante, o derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare, microorganismi (batteri e funghi) e/o inorganica come il selenio, silicio e cobalto. Questi prodotti non sono coinvolti direttamente nella nutrizione delle piante, ma attivano processi fisiologici e biochimici che portano ad un aumento dell’efficienza d’uso delle risorse disponibili come nutrienti e acqua riducendone l’apporto durante il ciclo colturale. In termini di efficacia agronomica, l’azione dei biostimolanti si ottiene a concentrazioni nettamente inferiori a quelle dei fertilizzanti e superiore a quella dei fitoregolatori di crescita.
Biostimolanti
Settore AGR/04 - Orticoltura e Floricoltura
2-ott-2020
https://terraevita.edagricole.it/terra-e-vita-rivista/
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