Il contributo «A proposito del Libro d'Amore e dei volgarizzamenti» descrive la posizione del volgarizzamento fiorentino trecentesco del trattato De Amore di Andrea Cappellano (edito per l'Accademia della Crusca nel 2013 e tràdito dai codici Ricc. 2317, Ricc. 2318, Pal. 613 e Laur. Plut. XLI.36), all'interno del programma eminentemente didattico dei volgarizzamenti, nel loro insieme intesi a realizzare un processo creativo di «translatio studii» per appropriarsi del sapere, dei fondamenti ideologici, dei modelli discorsivi e della strumentazione retorica, tecnica e del lessico dei testi di partenza, facendone sempre qualcosa di nuovo, in una attualizzazione che dal passato crea il futuro. All'altezza del trecentesco Libro d'Amore, attribuibile a Giovanni Boccaccio, il volgarizzare, con l'appropriazione della fonte, è funzionale a creare un ampio lessico dell'immaginario cortese, ed esaurendo la sua spinta didascalica in senso stretto viene sfruttato ai fini dell'esercizio letterario creativo propriamente inteso, promuovendo l'attenzione per testo in sé. Il volgarizzamento si avvicina intellettualmente alle creazioni letterarie originali condividendo con queste i più ampi problemi della ricerca di un pubblico elettivo e della funzione della letteratura.
A proposito del Libro d'amore e dei volgarizzamenti / B. Barbiellini Amidei (QUADERNI DELLA RASSEGNA). - In: Trasmettere il sapere, orientare il comportamento : Tipologia linguistica, generi testuali, modelli culturali della prosa educativa / [a cura di] R. Fresu, G. Murgia, P. Serra. - [s.l] : Franco Cesati, 2020. - ISBN 9788876678370. - pp. 117-140
A proposito del Libro d'amore e dei volgarizzamenti
B. Barbiellini Amidei
2020
Abstract
Il contributo «A proposito del Libro d'Amore e dei volgarizzamenti» descrive la posizione del volgarizzamento fiorentino trecentesco del trattato De Amore di Andrea Cappellano (edito per l'Accademia della Crusca nel 2013 e tràdito dai codici Ricc. 2317, Ricc. 2318, Pal. 613 e Laur. Plut. XLI.36), all'interno del programma eminentemente didattico dei volgarizzamenti, nel loro insieme intesi a realizzare un processo creativo di «translatio studii» per appropriarsi del sapere, dei fondamenti ideologici, dei modelli discorsivi e della strumentazione retorica, tecnica e del lessico dei testi di partenza, facendone sempre qualcosa di nuovo, in una attualizzazione che dal passato crea il futuro. All'altezza del trecentesco Libro d'Amore, attribuibile a Giovanni Boccaccio, il volgarizzare, con l'appropriazione della fonte, è funzionale a creare un ampio lessico dell'immaginario cortese, ed esaurendo la sua spinta didascalica in senso stretto viene sfruttato ai fini dell'esercizio letterario creativo propriamente inteso, promuovendo l'attenzione per testo in sé. Il volgarizzamento si avvicina intellettualmente alle creazioni letterarie originali condividendo con queste i più ampi problemi della ricerca di un pubblico elettivo e della funzione della letteratura.File | Dimensione | Formato | |
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