COVID-19 ha mostrato i limiti dell’industria farmaceutica nel programmare investimenti a lungo termine su vaccini e nuovi farmaci utili a contrastare le emergenze derivanti da malattie infettive. Si privilegia quasi esclusivamente la ricerca e lo sviluppo di farmaci nelle aree terapeutiche funzionali alla massimizzazione dei ritorni finanziari attesi, considerando non prioritaria la ricerca a più alto rischio, anche quando noti o prevedibili gli effetti sanitari potenzialmente devastanti. La lezione va appresa e non deve essere persa l’occasione per modificare obiettivi e attività degli attori del sistema. Preso atto, nel precedente articolo, del fallimento dell’industria farmaceutica nell’approntare con lungimiranza vaccini e/o farmaci per la crisi pandemica COVID-19, i tempi sono maturi per la proposta di BIOMED EUROPA, una infrastruttura pubblica sovranazionale - che coinvolga a livello istituzionale la comunità scientifica e i sistemi sanitari - per la ricerca di base, lo sviluppo, la produzione, vendita, distribuzione di farmaci - mantenendo la proprietà intellettuale delle scoperte, con il diritto di produrre o di dare la licenza a terzi a prezzi accessibili farmaci, vaccini, tecnologie - per garantire le cure per le attuali patologie e quelle future.
Pandemie e ricerca farmaceutica: la proposta di una infrastruttura pubblica europea (parte prima e parte seconda) / M. Florio, L. Iacovone. - In: MENABÒ DI ETICA ED ECONOMIA. - 2020:126(2020 May 07). ((Intervento presentato al convegno Il presente testo sviluppa un intervento al webinar del Forum Diseguaglianze e Diversità, Marzo 25, 2020, https://www.forumdisuguaglianzediversita.org nel 2020.
Pandemie e ricerca farmaceutica: la proposta di una infrastruttura pubblica europea (parte prima e parte seconda)
M. Florio
Primo
;L. Iacovone
Secondo
2020
Abstract
COVID-19 ha mostrato i limiti dell’industria farmaceutica nel programmare investimenti a lungo termine su vaccini e nuovi farmaci utili a contrastare le emergenze derivanti da malattie infettive. Si privilegia quasi esclusivamente la ricerca e lo sviluppo di farmaci nelle aree terapeutiche funzionali alla massimizzazione dei ritorni finanziari attesi, considerando non prioritaria la ricerca a più alto rischio, anche quando noti o prevedibili gli effetti sanitari potenzialmente devastanti. La lezione va appresa e non deve essere persa l’occasione per modificare obiettivi e attività degli attori del sistema. Preso atto, nel precedente articolo, del fallimento dell’industria farmaceutica nell’approntare con lungimiranza vaccini e/o farmaci per la crisi pandemica COVID-19, i tempi sono maturi per la proposta di BIOMED EUROPA, una infrastruttura pubblica sovranazionale - che coinvolga a livello istituzionale la comunità scientifica e i sistemi sanitari - per la ricerca di base, lo sviluppo, la produzione, vendita, distribuzione di farmaci - mantenendo la proprietà intellettuale delle scoperte, con il diritto di produrre o di dare la licenza a terzi a prezzi accessibili farmaci, vaccini, tecnologie - per garantire le cure per le attuali patologie e quelle future.File | Dimensione | Formato | |
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