Between Corporeal Turn and biocognitive models poetry and psychoanalysis do not cease to draw attention to the crucial importance of language in order to show that human knowledge is overdetermined with phantasmatic dimensions, which do express themselves in words, rythm and rhetorical strategies. Poetry and psychoanalysis transgress the limits of selfconscious communication and grow in complexity and alternative modes of expression by showing deep distrust in naming, conceptualising and defining, thus enhancing a knowledge which obviates mastery. This account of the inextricability of psychoanalysis and poetry is worked out in a reading of the lyrical and essaystic production of Durs Grünbein, one of the most eminent contemporary German poets. The works of the poet, who spent more then 20 years in East-Germany, where he was born, explore the creative processes that preside over poetic production and emerge in everyday life, whenever the individual breaks free from the imposition of preconceived categories thwarting human emotions and feelings. Focusing upon the creative potentialities at stake in unconscious processes, Grünbein investigates the fragmentariness of our world, the fragility and precariousness of life in order to represent the impingement of “Being” on prosodic and stylistic features inspired by poetic objects, whose shapes and motion of words on the page can be compared with the internalised objects of psychoanalysis. Freud’s concept of Bahnung will also act as a beacon for navigating the creative strategies developed by Grünbein’s production in coping with internal objects and projective identifications.

Tra “Corporeal Turn” e modelli biocognitivi la poesia e la psicoanalisi non cessano di testimoniare quanto la conoscenza umana sia sovradeterminata dalla dimensione fantasmatica che informa ritmo, stile e strategie retoriche dell’animale umano. La poesia e la psicoanalisi trasgrediscono i limiti della comunicazione autoconsapevole per cercare la complessità in modi e forme di espressione alternativi. Poesia e psicoanalisi mostrano una profonda sfiducia nel nominare, concettualizzare e definire e promuovono una conoscenza che elude dominio, padronanza e controllo mediante la ricerca di “un altro dire”. Questa indagine sulla resistenza della psicoanalisi e della poesia al discorso attuale si sviluppa alla luce della produzione lirica e saggistica di Durs Grünbein, uno dei massimi poeti tedeschi contemporanei. L’opera di Grünbein, che ha trascorso più di 20 anni nella Germania orientale, dove è nato, esplora i processi creativi che presiedono al poetico ed emergono nella vita quotidiana, ogniqualvolta l'individuo si liberi dall'imposizione di categorie predeterminate. Concentrandosi sulle potenzialità in gioco nei processi inconsci, Durs Grünbein indaga la frammentarietà del mondo, la fragilità e la precarietà della vita creando oggetti poetici, le cui caratteristiche prosodiche, stilistiche, retoriche rinviano agli oggetti internalizzati della psicoanalisi. Anche il concetto freudiano di Bahnung viene chiamato in causa nella ricerca sui processi creativi qui indagati.

Tra poesia e psicoanalisi: Note sull'opera di Durs Grünbein / R. Maletta. - In: ENTHYMEMA. - ISSN 2037-2426. - 2019:24(2019 Dec), pp. 1-26. ((Intervento presentato al convegno NEL TRENTENNALE DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO INCONTRO CON IL POETA DURS GRÜNBEIN tenutosi a Aula Magna Università degli Studi di Milano nel 2019 [10.13130/2037-2426/12599].

Tra poesia e psicoanalisi: Note sull'opera di Durs Grünbein

R. Maletta
2019

Abstract

Between Corporeal Turn and biocognitive models poetry and psychoanalysis do not cease to draw attention to the crucial importance of language in order to show that human knowledge is overdetermined with phantasmatic dimensions, which do express themselves in words, rythm and rhetorical strategies. Poetry and psychoanalysis transgress the limits of selfconscious communication and grow in complexity and alternative modes of expression by showing deep distrust in naming, conceptualising and defining, thus enhancing a knowledge which obviates mastery. This account of the inextricability of psychoanalysis and poetry is worked out in a reading of the lyrical and essaystic production of Durs Grünbein, one of the most eminent contemporary German poets. The works of the poet, who spent more then 20 years in East-Germany, where he was born, explore the creative processes that preside over poetic production and emerge in everyday life, whenever the individual breaks free from the imposition of preconceived categories thwarting human emotions and feelings. Focusing upon the creative potentialities at stake in unconscious processes, Grünbein investigates the fragmentariness of our world, the fragility and precariousness of life in order to represent the impingement of “Being” on prosodic and stylistic features inspired by poetic objects, whose shapes and motion of words on the page can be compared with the internalised objects of psychoanalysis. Freud’s concept of Bahnung will also act as a beacon for navigating the creative strategies developed by Grünbein’s production in coping with internal objects and projective identifications.
Tra “Corporeal Turn” e modelli biocognitivi la poesia e la psicoanalisi non cessano di testimoniare quanto la conoscenza umana sia sovradeterminata dalla dimensione fantasmatica che informa ritmo, stile e strategie retoriche dell’animale umano. La poesia e la psicoanalisi trasgrediscono i limiti della comunicazione autoconsapevole per cercare la complessità in modi e forme di espressione alternativi. Poesia e psicoanalisi mostrano una profonda sfiducia nel nominare, concettualizzare e definire e promuovono una conoscenza che elude dominio, padronanza e controllo mediante la ricerca di “un altro dire”. Questa indagine sulla resistenza della psicoanalisi e della poesia al discorso attuale si sviluppa alla luce della produzione lirica e saggistica di Durs Grünbein, uno dei massimi poeti tedeschi contemporanei. L’opera di Grünbein, che ha trascorso più di 20 anni nella Germania orientale, dove è nato, esplora i processi creativi che presiedono al poetico ed emergono nella vita quotidiana, ogniqualvolta l'individuo si liberi dall'imposizione di categorie predeterminate. Concentrandosi sulle potenzialità in gioco nei processi inconsci, Durs Grünbein indaga la frammentarietà del mondo, la fragilità e la precarietà della vita creando oggetti poetici, le cui caratteristiche prosodiche, stilistiche, retoriche rinviano agli oggetti internalizzati della psicoanalisi. Anche il concetto freudiano di Bahnung viene chiamato in causa nella ricerca sui processi creativi qui indagati.
Durs Grünbein; poetry; psychoanalysis; analytical and poetic “objects”; creative processes; Freudian Bahnung Durs Grünbein; poesia; psicoanalisi; oggetto poetico / oggetto analitico; Bahnung (Freud); processi creativi
Settore L-LIN/13 - Letteratura Tedesca
Settore M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
Settore M-PSI/07 - Psicologia Dinamica
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
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