Che cosa resta da fare, per il romanzo, nella società mediatica contemporanea? Jonathan Franzen si è posto questa domanda in saggi quali Perché scrivere romanzi (1996-2002) e Mr. Difficult (2002) e nel Progetto Kraus (2013). E proprio l’osservazione dei nuovi media, con le loro dinamiche sociali ed economiche, lo ha portato a ritenere inadeguate le risposte degli scrittori postmoderni, da una parte, e a cercare nelle epoche precedenti della modernità letteraria, dall’altra, dei segni per orientarsi nel presente. In particolare, nell’attacco contro i media che Karl Kraus conduce nei dintorni di quell’esordio della modernità tecno-mediatica che fu la Grande guerra, Franzen trova un precedente al quale risalire per confrontarsi con la contemporaneità. La riflessione critica sul tempo presente della letteratura e dei media digitali, in questo modo, diventa l’occasione per compiere scelte di poetica che sono anche un situarsi nella storia letteraria. Il discorso che si delinea richiama quindi quello svolto da David Foster Wallace in E Unibus Pluram (1990), dove l’interrogazione su ‘che fare?’ era condotta come una requisitoria contro la narrativa post-moderna e il suo lascito nella cultura massmediatica. Wallace ne inferiva la necessità, per gli scrittori della sua generazione, di essere nuovamente ingenui e insieme consapevoli (tesi costantemente richiamata nei successivi tentativi di inquadrare il presente della letteratura) e un’idea della letteratura come antidoto contro la solitudine (la quale peraltro agisce davvero solo nelle opere della maturità, da Infinite Jest [1996] a Oblio [2004]) che ci riporta nuovamente a Franzen e alle sue pagine sulla comunità letteraria come alternativa alla solitudine sociale del presente. Per Wallace come per Franzen, il confronto tra letteratura e nuovi media è dunque l’occasione per posizionarsi nella storia letteraria, risalendo alla modernità come a una tradizione entro la quale superare la postmodernità.

Sulla tradizione del presente : Franzen, Wallace, Kraus e i tecnomedia / S. Ballerio. ((Intervento presentato al convegno Compalit 2019 : Le costanti e le varianti tenutosi a Siena nel 2019.

Sulla tradizione del presente : Franzen, Wallace, Kraus e i tecnomedia

S. Ballerio
2019

Abstract

Che cosa resta da fare, per il romanzo, nella società mediatica contemporanea? Jonathan Franzen si è posto questa domanda in saggi quali Perché scrivere romanzi (1996-2002) e Mr. Difficult (2002) e nel Progetto Kraus (2013). E proprio l’osservazione dei nuovi media, con le loro dinamiche sociali ed economiche, lo ha portato a ritenere inadeguate le risposte degli scrittori postmoderni, da una parte, e a cercare nelle epoche precedenti della modernità letteraria, dall’altra, dei segni per orientarsi nel presente. In particolare, nell’attacco contro i media che Karl Kraus conduce nei dintorni di quell’esordio della modernità tecno-mediatica che fu la Grande guerra, Franzen trova un precedente al quale risalire per confrontarsi con la contemporaneità. La riflessione critica sul tempo presente della letteratura e dei media digitali, in questo modo, diventa l’occasione per compiere scelte di poetica che sono anche un situarsi nella storia letteraria. Il discorso che si delinea richiama quindi quello svolto da David Foster Wallace in E Unibus Pluram (1990), dove l’interrogazione su ‘che fare?’ era condotta come una requisitoria contro la narrativa post-moderna e il suo lascito nella cultura massmediatica. Wallace ne inferiva la necessità, per gli scrittori della sua generazione, di essere nuovamente ingenui e insieme consapevoli (tesi costantemente richiamata nei successivi tentativi di inquadrare il presente della letteratura) e un’idea della letteratura come antidoto contro la solitudine (la quale peraltro agisce davvero solo nelle opere della maturità, da Infinite Jest [1996] a Oblio [2004]) che ci riporta nuovamente a Franzen e alle sue pagine sulla comunità letteraria come alternativa alla solitudine sociale del presente. Per Wallace come per Franzen, il confronto tra letteratura e nuovi media è dunque l’occasione per posizionarsi nella storia letteraria, risalendo alla modernità come a una tradizione entro la quale superare la postmodernità.
6-dic-2019
Tradizione letteraria; post-moderno; media; Jonathan Franzen; David Foster Wallace; Karl Kraus
Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate
Sulla tradizione del presente : Franzen, Wallace, Kraus e i tecnomedia / S. Ballerio. ((Intervento presentato al convegno Compalit 2019 : Le costanti e le varianti tenutosi a Siena nel 2019.
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