Negli ultimi anni il nostro laboratorio si sta interessando alla caratterizzazione e al differenziamento di cellule staminali mesenchimali prelevate da tessuto adiposo umano (ASC, Adipose-derived Stem Cells), al fine di proporre nuovi approcci terapeutici che utilizzano cellule staminali mesenchimali (MSC) nell’ambito dell’ ingegneria tissutale (de Girolamo et al. TERM 2007, IJAO 2008). In questo studio ci siamo occupati della caratterizzazione e del differenziamento verso la linea osteogenica di ASC prelevate dal tessuto adiposo di coniglio (rbASC) per la creazione di un modello animale di rigenerazione dei tessuti muscolo-scheletrici Cellule rbASC, isolate da 7 conigli, sono risultate altamente proliferanti e presentano, nei primi passaggi in coltura, una capacità clonogenica intorno al 15%. La loro capacità differenziativa verso la linea osteogenica è stata dimostrata valutando l’incremento, rispetto alle cellule indifferenziate, dell’attività di fosfatasi alcalina, di deposizione di matrice extracellulare calcificata e l’induzione di osteonectina. Inoltre cellule rbASC, differenziate e non, in presenza di scaffold (idrossiapatite e Orthoss®) sono in grado di produrre livelli di fosfatasi alcalina e di matrice calcificata superiori a quelli prodotti da cellule mantenute su polistirene. Si può quindi affermare che il tessuto adiposo di coniglio, come precedentemente dimostrato per quello umano, contiene numerose cellule staminali mesenchimali multipotenti che si mantengono facilmente in coltura allo stato indifferenziato e che, in presenza di opportuni stimoli chimici e fisici, differenziano verso cellule della linea osteogenica. Abbiamo quindi progettato uno studio in vivo in cui cellule rbASC autologhe verranno utilizzate in un modello pre-clinico di difetti ossei in associazione a opportuni supporti.
Potenziale osteogenico in vitro di cellule staminali mesenchimali isolate da tessuto adiposo di coniglio (rbASC, rabbit Adipose-derived Stem Cells) : risorsa futura per la rigenerazione di tessuto osseo in modelli preclinici / E. Arrigoni, S. Lopa, L. de Girolamo, A.T. Brini. ((Intervento presentato al convegno Convegno Annuale AICC : la cellula : dalla regolazione trascrizionale e post-trascrizionale alla terapia cellulare tenutosi a Bologna nel 2008.
Potenziale osteogenico in vitro di cellule staminali mesenchimali isolate da tessuto adiposo di coniglio (rbASC, rabbit Adipose-derived Stem Cells) : risorsa futura per la rigenerazione di tessuto osseo in modelli preclinici
E. ArrigoniPrimo
;L. de GirolamoPenultimo
;A.T. BriniUltimo
2008
Abstract
Negli ultimi anni il nostro laboratorio si sta interessando alla caratterizzazione e al differenziamento di cellule staminali mesenchimali prelevate da tessuto adiposo umano (ASC, Adipose-derived Stem Cells), al fine di proporre nuovi approcci terapeutici che utilizzano cellule staminali mesenchimali (MSC) nell’ambito dell’ ingegneria tissutale (de Girolamo et al. TERM 2007, IJAO 2008). In questo studio ci siamo occupati della caratterizzazione e del differenziamento verso la linea osteogenica di ASC prelevate dal tessuto adiposo di coniglio (rbASC) per la creazione di un modello animale di rigenerazione dei tessuti muscolo-scheletrici Cellule rbASC, isolate da 7 conigli, sono risultate altamente proliferanti e presentano, nei primi passaggi in coltura, una capacità clonogenica intorno al 15%. La loro capacità differenziativa verso la linea osteogenica è stata dimostrata valutando l’incremento, rispetto alle cellule indifferenziate, dell’attività di fosfatasi alcalina, di deposizione di matrice extracellulare calcificata e l’induzione di osteonectina. Inoltre cellule rbASC, differenziate e non, in presenza di scaffold (idrossiapatite e Orthoss®) sono in grado di produrre livelli di fosfatasi alcalina e di matrice calcificata superiori a quelli prodotti da cellule mantenute su polistirene. Si può quindi affermare che il tessuto adiposo di coniglio, come precedentemente dimostrato per quello umano, contiene numerose cellule staminali mesenchimali multipotenti che si mantengono facilmente in coltura allo stato indifferenziato e che, in presenza di opportuni stimoli chimici e fisici, differenziano verso cellule della linea osteogenica. Abbiamo quindi progettato uno studio in vivo in cui cellule rbASC autologhe verranno utilizzate in un modello pre-clinico di difetti ossei in associazione a opportuni supporti.Pubblicazioni consigliate
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