All’inizio del nuovo secolo differenze e diffidenze che hanno separato a lungo i Paesi europei appaiono superate nell’omologazione agli stessi modelli sociali ed economici che sono stati veicolati dalla globalizzazione. Gli effetti più forti sulle nuove generazioni sembrano aver attenuato ogni richiamo ideale alle tradizionali categorie della politica, sulla cui base l‘Europa ha subito la sua più recente frattura (1945-1989). Segni più tangibili di quella contrapposizione tra le due Europe si colgono però in fenomeni che si percepiscono un po’ ovunque nella vita quotidiana, e con non minor evidenza nelle scuole, soprattutto nelle migrazioni attivate dalla disgregazione del sistema economico e sociale del cosiddetto “socialismo reale”. Testimoni di quest’altra realtà, gli stranieri ormai attivi in ogni istituzione educativa, oltre che nel mondo della produzione, rendono oggi più attuali che mai, anche in Italia, le questioni dell’integrazione e della multiculturalità: la loro presenza invita a una migliore conoscenza di una parte d’Europa a lungo quasi nascosta dalla “cortina di ferro”, poco nota nella sua complessità interna ma oggi sempre più diversa e plurale.
Europa Orientale : geografia e storia / G. Corna Pellegrini, G. Scaramellini, C. Brusa, A. Violante, D. Gavinelli, C. Giorda, M. Casari, P. De Ponti, S. Barbuio, A. Pagani, R. Reverdito ; [a cura di] D. Gavinelli, A. Pagani. - Milano : CUEM geografia, 2009 Nov. - ISBN 978-88-6001-246-3.
Europa Orientale : geografia e storia
D. Gavinelli;
2009
Abstract
All’inizio del nuovo secolo differenze e diffidenze che hanno separato a lungo i Paesi europei appaiono superate nell’omologazione agli stessi modelli sociali ed economici che sono stati veicolati dalla globalizzazione. Gli effetti più forti sulle nuove generazioni sembrano aver attenuato ogni richiamo ideale alle tradizionali categorie della politica, sulla cui base l‘Europa ha subito la sua più recente frattura (1945-1989). Segni più tangibili di quella contrapposizione tra le due Europe si colgono però in fenomeni che si percepiscono un po’ ovunque nella vita quotidiana, e con non minor evidenza nelle scuole, soprattutto nelle migrazioni attivate dalla disgregazione del sistema economico e sociale del cosiddetto “socialismo reale”. Testimoni di quest’altra realtà, gli stranieri ormai attivi in ogni istituzione educativa, oltre che nel mondo della produzione, rendono oggi più attuali che mai, anche in Italia, le questioni dell’integrazione e della multiculturalità: la loro presenza invita a una migliore conoscenza di una parte d’Europa a lungo quasi nascosta dalla “cortina di ferro”, poco nota nella sua complessità interna ma oggi sempre più diversa e plurale.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.




