The article deals with the issue of the identification of the valid certified email addresses for notifying judicial documents, with particular attention to existing instruments. The analysis starts from the analysis of the case law from which the difficulties in identifying the correct address for the notification of judicial documents to public administrations have emerged. After a brief description of the procedural consequences deriving from this error in the notification, the Author sets out the regulations governing the identification of the certified email addresses valid for notification purposes, also highlighting the legislative process that led to the current structure. The differences in the regulations concerning the addresses of public administrations with respect to private parties are then evaluated, assessing the justification of the differences found. In light of these findings, the Author proposes in conclusion the abolition of the ReGIndE, also in light of its incompleteness.

L’articolo affronta il tema dell’individuazione dell’indirizzo PEC valido ai fini della notifica degli atti giudiziari, con particolare attenzione agli strumenti all’uopo previsti dall’ordinamento. L’analisi prende le mosse dall’analisi della casistica dalla quale sono emerse le difficoltà nell’individuazione del corretto indirizzo PEC per la notifica di atti giudiziari alle pubbliche amministrazioni. Dopo una breve esposizione delle conseguenze processuali derivanti da tale errore nella notifica, l’Autore espone la normativa che disciplina l’individuazione dell’indirizzo di PEC valido ai fini della notifica, evidenziando anche l’iter legislativo che ha portato all’attuale assetto e la ratio dello stesso. L’analisi prosegue quindi valutando le differenze nella disciplina relativa agli indirizzi delle pubbliche amministrazioni rispetto ai privati, valutando la giustificabilità delle diversità riscontrate. Alla luce di tali risultanze, l’Autore propone in conclusione il superamento del ReGIndE, anche in ragione dell’attuale perdurante stato di incompletezza dello stesso.

Elezione del domicilio digitale per la ricezione di notifiche di atti giudiziari: dubbi in relazione alla diversa disciplina dettata per i privati e per le pubbliche amministrazioni / G. Carullo. - In: DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO. - ISSN 0393-1315. - 37:1(2019), pp. 228-260.

Elezione del domicilio digitale per la ricezione di notifiche di atti giudiziari: dubbi in relazione alla diversa disciplina dettata per i privati e per le pubbliche amministrazioni

G. Carullo
Primo
2019

Abstract

The article deals with the issue of the identification of the valid certified email addresses for notifying judicial documents, with particular attention to existing instruments. The analysis starts from the analysis of the case law from which the difficulties in identifying the correct address for the notification of judicial documents to public administrations have emerged. After a brief description of the procedural consequences deriving from this error in the notification, the Author sets out the regulations governing the identification of the certified email addresses valid for notification purposes, also highlighting the legislative process that led to the current structure. The differences in the regulations concerning the addresses of public administrations with respect to private parties are then evaluated, assessing the justification of the differences found. In light of these findings, the Author proposes in conclusion the abolition of the ReGIndE, also in light of its incompleteness.
L’articolo affronta il tema dell’individuazione dell’indirizzo PEC valido ai fini della notifica degli atti giudiziari, con particolare attenzione agli strumenti all’uopo previsti dall’ordinamento. L’analisi prende le mosse dall’analisi della casistica dalla quale sono emerse le difficoltà nell’individuazione del corretto indirizzo PEC per la notifica di atti giudiziari alle pubbliche amministrazioni. Dopo una breve esposizione delle conseguenze processuali derivanti da tale errore nella notifica, l’Autore espone la normativa che disciplina l’individuazione dell’indirizzo di PEC valido ai fini della notifica, evidenziando anche l’iter legislativo che ha portato all’attuale assetto e la ratio dello stesso. L’analisi prosegue quindi valutando le differenze nella disciplina relativa agli indirizzi delle pubbliche amministrazioni rispetto ai privati, valutando la giustificabilità delle diversità riscontrate. Alla luce di tali risultanze, l’Autore propone in conclusione il superamento del ReGIndE, anche in ragione dell’attuale perdurante stato di incompletezza dello stesso.
Settore IUS/10 - Diritto Amministrativo
2019
Article (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Carullo - 2019 - Elezione del domicilio digitale per la ricezione.pdf

accesso aperto

Descrizione: Versione open access
Tipologia: Post-print, accepted manuscript ecc. (versione accettata dall'editore)
Dimensione 590.77 kB
Formato Adobe PDF
590.77 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
Carullo - 2019 - Elezione del domicilio digitale per la ricezione d.pdf

accesso riservato

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 516.9 kB
Formato Adobe PDF
516.9 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/656795
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact