Scopo del lavoro Lo scopo principale del presente elaborato è stato quello di contribuire ad approfondire, attraverso l’analisi della cinematica mandibolare, la conoscenza riguardo al recupero funzionale post-operatorio del sistema stomatognatico, dopo trattamento combinato ortodontico-chirurgico e terapia per la riduzione della frattura di condilo mandibolare. Materiali e metodi Sono stati presi in considerazione, in 4 diversi esperimenti, pazienti sottoposti a chirurgia ortognatica e pazienti con esiti di frattura monolaterale di condilo, sottoposti ad intervento chirurgico di riduzione della frattura a cielo aperto o trattati non chirurgicamente mediante blocco intermascellare. I soggetti sono stati analizzati con metodiche non invasive, eseguendo una valutazione tridimensionale dei movimenti mandibolari mediante un sistema optoelettronico. I dati acquisiti nei diversi gruppi di studio sono stati confrontati con un gruppi di controllo formati da soggetti stomatologicamente sani, al fine di evidenziarne le eventuali discrepanze rispetto alla normale cinematica mandibolare. Sono stati acquisiti i movimenti limite della mandibola: massima apertura e chiusura buccale, laterotrusioni a destra e a sinistra, protrusione e retrusione. Inoltre sono stati analizzati i tracciati tridimensionali del punto interincisale e dei due condili, mentre per l’apertura è stata effettuata anche un’ulteriore scomposizione del movimento nelle due componenti rotatoria e traslatoria. Risultati I pazienti, dopo trattamento ortodontico combinato con chirurgia ortognatica o dopo riduzione di frattura di condilo, presentavano dal punto di vista clinico, un cinematica mandibolare comparabile con i soggetti normali. Ciononostante, nei diversi esperimenti, alcuni parametri sono risultati significativamente modificati: in particolare la percentuale di rotazione della mandibola durante il movimento di apertura e chiusura buccale, la quantità di protrusione mandibolare e i tragitti dei due condili. Conclusioni Grazie ai parametri utilizzati abbiamo dimostrato come, a breve e a medio termine, il recupero clinico dell’articolazione temporomandibolare sia totale e la funzione sia paragonabile a quella dei soggetti sani. Un’analisi dettagliata ha però evidenziato precisi deficit funzionali nella cinematica articolare. Non esistono ad oggi dati che mettono in relazione tali cambiamenti della cinematica mandibolare e condilare con l’insorgenza a lungo termine di patologie articolari. Le ricerche future saranno volte ad estendere ed approfondire tali analisi anche in pazienti che soffrono di patologie degenerative dell’ATM

Cinematica dell’articolazione temporomandibolare : dal poligono di posselt ai tracciati condilari : possibilità e prospettive dell’analisi tridimensionale / A. Ugolini ; M. Gioia, C. Sforza. DIPARTIMENTO DI MORFOLOGIA UMANA, 2009 Feb 17. 21. ciclo, Anno Accademico 2008/2009.

Cinematica dell’articolazione temporomandibolare : dal poligono di posselt ai tracciati condilari : possibilità e prospettive dell’analisi tridimensionale

A. Ugolini
2009

Abstract

Scopo del lavoro Lo scopo principale del presente elaborato è stato quello di contribuire ad approfondire, attraverso l’analisi della cinematica mandibolare, la conoscenza riguardo al recupero funzionale post-operatorio del sistema stomatognatico, dopo trattamento combinato ortodontico-chirurgico e terapia per la riduzione della frattura di condilo mandibolare. Materiali e metodi Sono stati presi in considerazione, in 4 diversi esperimenti, pazienti sottoposti a chirurgia ortognatica e pazienti con esiti di frattura monolaterale di condilo, sottoposti ad intervento chirurgico di riduzione della frattura a cielo aperto o trattati non chirurgicamente mediante blocco intermascellare. I soggetti sono stati analizzati con metodiche non invasive, eseguendo una valutazione tridimensionale dei movimenti mandibolari mediante un sistema optoelettronico. I dati acquisiti nei diversi gruppi di studio sono stati confrontati con un gruppi di controllo formati da soggetti stomatologicamente sani, al fine di evidenziarne le eventuali discrepanze rispetto alla normale cinematica mandibolare. Sono stati acquisiti i movimenti limite della mandibola: massima apertura e chiusura buccale, laterotrusioni a destra e a sinistra, protrusione e retrusione. Inoltre sono stati analizzati i tracciati tridimensionali del punto interincisale e dei due condili, mentre per l’apertura è stata effettuata anche un’ulteriore scomposizione del movimento nelle due componenti rotatoria e traslatoria. Risultati I pazienti, dopo trattamento ortodontico combinato con chirurgia ortognatica o dopo riduzione di frattura di condilo, presentavano dal punto di vista clinico, un cinematica mandibolare comparabile con i soggetti normali. Ciononostante, nei diversi esperimenti, alcuni parametri sono risultati significativamente modificati: in particolare la percentuale di rotazione della mandibola durante il movimento di apertura e chiusura buccale, la quantità di protrusione mandibolare e i tragitti dei due condili. Conclusioni Grazie ai parametri utilizzati abbiamo dimostrato come, a breve e a medio termine, il recupero clinico dell’articolazione temporomandibolare sia totale e la funzione sia paragonabile a quella dei soggetti sani. Un’analisi dettagliata ha però evidenziato precisi deficit funzionali nella cinematica articolare. Non esistono ad oggi dati che mettono in relazione tali cambiamenti della cinematica mandibolare e condilare con l’insorgenza a lungo termine di patologie articolari. Le ricerche future saranno volte ad estendere ed approfondire tali analisi anche in pazienti che soffrono di patologie degenerative dell’ATM
17-feb-2009
Settore BIO/16 - Anatomia Umana
SFORZA, CHIARELLA
GIOIA, MAGDA ENRICA
Doctoral Thesis
Cinematica dell’articolazione temporomandibolare : dal poligono di posselt ai tracciati condilari : possibilità e prospettive dell’analisi tridimensionale / A. Ugolini ; M. Gioia, C. Sforza. DIPARTIMENTO DI MORFOLOGIA UMANA, 2009 Feb 17. 21. ciclo, Anno Accademico 2008/2009.
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