L'autrice riassume criticamente i contenuti del libro avendo cura di mettere in risalto la relazione fra i trattati esaminati da Tavoni (in particolare, il De Vulgari Eloquentia) e quel che da essi è possibile desumere circa la biografia di Dante Alighieri esule. L'autrice si sofferma poi sulle valutazioni espresse da Tavoni circa la datazione del canto XIX dell'Inferno. Ella riduce a mente le forti benemerenze che Tavoni ha acquistato per il fatto di avere risolto gli enigma dei pozzetti in cui stanno a testa in giù capovolti i simoniaci. MGR però contesta con forti argomenti di natura testuale la persuasione di Tavoni - il quale si è allineato in ciò a John Scott - secondo cui il canto non sarebbe stato rifatto a ridosso della morte di papa Clemente V (1314); ella mette in rilievo che la sostanza del canto è vicinissima a quella del Purgatorio dantesco e ne colloca il rifacimento entro il lasso di tempo tra il palesarsi della ostilità di Clemente verso Enrico VII e la morte di Clemente.
Mirko Tavoni, «Qualche idea su Dante», Bologna, il Mulino, 2015, 414 pp [Recensione] / M.G. Riccobono. - In: CARTE ROMANZE. - ISSN 2282-7447. - 6:1(2018 Jun), pp. 315-320.
Mirko Tavoni, «Qualche idea su Dante», Bologna, il Mulino, 2015, 414 pp
M.G. Riccobono
2018
Abstract
L'autrice riassume criticamente i contenuti del libro avendo cura di mettere in risalto la relazione fra i trattati esaminati da Tavoni (in particolare, il De Vulgari Eloquentia) e quel che da essi è possibile desumere circa la biografia di Dante Alighieri esule. L'autrice si sofferma poi sulle valutazioni espresse da Tavoni circa la datazione del canto XIX dell'Inferno. Ella riduce a mente le forti benemerenze che Tavoni ha acquistato per il fatto di avere risolto gli enigma dei pozzetti in cui stanno a testa in giù capovolti i simoniaci. MGR però contesta con forti argomenti di natura testuale la persuasione di Tavoni - il quale si è allineato in ciò a John Scott - secondo cui il canto non sarebbe stato rifatto a ridosso della morte di papa Clemente V (1314); ella mette in rilievo che la sostanza del canto è vicinissima a quella del Purgatorio dantesco e ne colloca il rifacimento entro il lasso di tempo tra il palesarsi della ostilità di Clemente verso Enrico VII e la morte di Clemente.File | Dimensione | Formato | |
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