The paper focuses on the text "Or che la terra di bei fiori è piena", which was attributed to Ariosto by Fatini's critical edition but ascribed to Tebaldeo by a manuscript, as Paola Vecchi Galli has remarked. The essay shows how various echoes from Petrarch, Saviozzo, Giusto de' Conti, Boiardo merge into a typical example of Italian courtly poetry and highlights the links with the vernacular corpus of Tebaldeo, who is influenced by the same models and in particular by Boiardo's "Amorum libri" and is therefore allegedly the author of the text.

L'articolo è dedicato al capitolo "Or che la terra di bei fiori è piena", attribuito ad Ariosto dall'ed. Fatini, ma assegnato da un manoscritto a Tebaldeo, come segnalato da Paola Vecchi Galli. Il saggio mette in luce come prestiti da Petrarca, Saviozzo, Giusto de' Conti, Boiardo si fondano in un tipico prodotto della 'poesia cortigiana' e si concentra sui legami con il corpus volgare di Tebaldeo, che essendo influenzato dagli stesi modelli e in particolare dal Boiardo lirico ne è il probabile autore.

Fiumi e torrenti della tradizione quattrocentesca : sul capitolo di dubbia attribuzione "Or che la terra di bei fiori è piena" / G. Baldassari. - In: NUOVA RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA. - ISSN 1590-7929. - 17:1(2014), pp. 55-87. [10.4454/nrli.v17i1.206]

Fiumi e torrenti della tradizione quattrocentesca : sul capitolo di dubbia attribuzione "Or che la terra di bei fiori è piena"

G. Baldassari
2014

Abstract

The paper focuses on the text "Or che la terra di bei fiori è piena", which was attributed to Ariosto by Fatini's critical edition but ascribed to Tebaldeo by a manuscript, as Paola Vecchi Galli has remarked. The essay shows how various echoes from Petrarch, Saviozzo, Giusto de' Conti, Boiardo merge into a typical example of Italian courtly poetry and highlights the links with the vernacular corpus of Tebaldeo, who is influenced by the same models and in particular by Boiardo's "Amorum libri" and is therefore allegedly the author of the text.
L'articolo è dedicato al capitolo "Or che la terra di bei fiori è piena", attribuito ad Ariosto dall'ed. Fatini, ma assegnato da un manoscritto a Tebaldeo, come segnalato da Paola Vecchi Galli. Il saggio mette in luce come prestiti da Petrarca, Saviozzo, Giusto de' Conti, Boiardo si fondano in un tipico prodotto della 'poesia cortigiana' e si concentra sui legami con il corpus volgare di Tebaldeo, che essendo influenzato dagli stesi modelli e in particolare dal Boiardo lirico ne è il probabile autore.
Tebaldeo; Ariosto; Boiardo; poesia cortigiana; petrarchismo
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/13 - Filologia della Letteratura Italiana
2014
Article (author)
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