Nell''articolo si analizza lo schema metrico della ballata presente nel ms. Riccardiano 2317, in cui a una stanza di ballata attribuita dalla tradizione a Dante sono aggiunte altre due stanze, pure trecentesche ma di altro autore: lo schema, infrequente nella seconda metà del Trecento, è invece utilizzato più volte da Boccaccio, sia nella variante monostrofica che in quella pluristrofica, ed è in lui di ispirazione culta e arcaizzante.
Da Dante a Boccaccio : a proposito delle ballate del Decameron e della ballata con ragione in prosa del ms. Ricc. 2317 / B. Barbiellini Amidei - In: La lirica romanza del Medioevo : storia, tradizioni, interpretazioni : atti del 6. convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza / [a cura di] F. Brugnolo, F. Gambino. - Padova : Unipress, 2009. - ISBN 9788880982555. - pp. 891-917 (( Intervento presentato al 6. convegno Convegno triennale della Società Italiana di Filologia Romanza : la lirica romanza del Medioevo : storia, tradizioni, interpretazioni tenutosi a Padova - Stra nel 2006.
Da Dante a Boccaccio : a proposito delle ballate del Decameron e della ballata con ragione in prosa del ms. Ricc. 2317
B. Barbiellini AmideiPrimo
2009
Abstract
Nell''articolo si analizza lo schema metrico della ballata presente nel ms. Riccardiano 2317, in cui a una stanza di ballata attribuita dalla tradizione a Dante sono aggiunte altre due stanze, pure trecentesche ma di altro autore: lo schema, infrequente nella seconda metà del Trecento, è invece utilizzato più volte da Boccaccio, sia nella variante monostrofica che in quella pluristrofica, ed è in lui di ispirazione culta e arcaizzante.Pubblicazioni consigliate
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