Numerosi studi hanno evidenziato come la componente polifenolica presente nel pericarpo di cereali pigmentati abbia attività antiinfiammatoria (1,2) e antidiabetica (3,4). Scopo di questo studio è stato quello di indagare alcune proprietà biofunzionali della componente fenolica in diversi cereali pigmentati. Nello specifico è stato indagato il ruolo di questi composti nell’espressione di specifici marcatori di infiammazione in sistemi cellulari e sull’attività di enzimi pancreatici e dell’orletto a spazzola intestinali. In questo studio sono stati pressi in esame cinque cereali pigmentati quali tre varietà di mais (due varietà blu (T, MF) ed una non-blu (Rostrato)) e due varietà di frumento (Purple Wheat, Skorpion). La quantità di antocianine è risultata massima in Purple Wheat (0. 69 mg/g), seguita dalle due varietà di blue corn (T, MF, con 0.66 e 0.53 mg/g rispettivamente). La capacità antiossidante è risultata invece maggiore nel campione di mais Rostrato e in quella di Purple Wheat. Il profilo polifenolico, indagato mediante RP-HPLC, ha evidenziato la presenza in proporzione diversa di almeno cinque componenti principali. Tutti i cereali considerati hanno evidenziato attività antinfiammatoria, dose dipendente, in modelli cellulari basati su cellule Caco2. Le due varietà di frumento pigmentato hanno evidenziata un’attività antiinfiammatoria maggiore rispetto a quella delle varietà di mais, e paragonabile a quella osservata con cianidina 3-glucoside purificata. L’inattivazione dell’attività di alfa amilasi e alfa-glucosidasi è stata invece osservata invece nel caso di Purple Wheat e di blue corn, varietà T. Nel loro complesso questo studio ha evidenziato la presenza di attività antiinfiammatoria ed una inibizione di enzimi pancreatici ed intestinali molto interessanti. In questo contesto si intende completare la caratterizzazione biofunzionale di questi cereali indagando il loro possibile effetto nei confronti sia di fattori di rischio cardiovascolare e del microbiota intestinale.
Cereali pigmentati: proprietà funzionali della componente polifenolica / P. ABBASI PARIZAD. ((Intervento presentato al 11. convegno Convegno dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali (AISTEC) tenutosi a Roma nel 2017.
Cereali pigmentati: proprietà funzionali della componente polifenolica
P. ABBASI PARIZAD
2017
Abstract
Numerosi studi hanno evidenziato come la componente polifenolica presente nel pericarpo di cereali pigmentati abbia attività antiinfiammatoria (1,2) e antidiabetica (3,4). Scopo di questo studio è stato quello di indagare alcune proprietà biofunzionali della componente fenolica in diversi cereali pigmentati. Nello specifico è stato indagato il ruolo di questi composti nell’espressione di specifici marcatori di infiammazione in sistemi cellulari e sull’attività di enzimi pancreatici e dell’orletto a spazzola intestinali. In questo studio sono stati pressi in esame cinque cereali pigmentati quali tre varietà di mais (due varietà blu (T, MF) ed una non-blu (Rostrato)) e due varietà di frumento (Purple Wheat, Skorpion). La quantità di antocianine è risultata massima in Purple Wheat (0. 69 mg/g), seguita dalle due varietà di blue corn (T, MF, con 0.66 e 0.53 mg/g rispettivamente). La capacità antiossidante è risultata invece maggiore nel campione di mais Rostrato e in quella di Purple Wheat. Il profilo polifenolico, indagato mediante RP-HPLC, ha evidenziato la presenza in proporzione diversa di almeno cinque componenti principali. Tutti i cereali considerati hanno evidenziato attività antinfiammatoria, dose dipendente, in modelli cellulari basati su cellule Caco2. Le due varietà di frumento pigmentato hanno evidenziata un’attività antiinfiammatoria maggiore rispetto a quella delle varietà di mais, e paragonabile a quella osservata con cianidina 3-glucoside purificata. L’inattivazione dell’attività di alfa amilasi e alfa-glucosidasi è stata invece osservata invece nel caso di Purple Wheat e di blue corn, varietà T. Nel loro complesso questo studio ha evidenziato la presenza di attività antiinfiammatoria ed una inibizione di enzimi pancreatici ed intestinali molto interessanti. In questo contesto si intende completare la caratterizzazione biofunzionale di questi cereali indagando il loro possibile effetto nei confronti sia di fattori di rischio cardiovascolare e del microbiota intestinale.
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