The ‘institutional’ affairs that unfolded between the early and late Middle Ages can be (and have been) reconstructed in varying degrees of detail through diplomas, documents and chronicles. Regarding Italy, there is also another source that up to now has been rather ignored, and which might offer some insight into the more strictly legal aspects of these events. Specifically, I am referring to eleventh-century Italian jurisprudence on political crimes. Indeed, legal stances on the repression of dissent, on the justification of resistance to authority and on making peace between ‘private’ parties can be found in the Expositio to the Liber Papiensis, in the legal formulary and in some glosses appearing in manuscripts which were still in use in the 1130s. These sources shed light on the expression and organization of political struggle in the Kingdom of Italy – be it through rebellion, protest or association – and on how that was perceived by the legitimate authorities. By studying them, it is possible to analyze how the concept of justice and institutions evolved from the early Middle Ages to the communal period.

I caratteri generali e particolari delle vicende ‘istituzionali’ che si svolsero tra alto e basso medioevo sono certamente ben ricostruibili e sono stati ricostruiti attraverso diplomi, documenti e cronache. Per quanto concerne l’Italia, vi è anche un’altra fonte, finora piuttosto trascurata, che può suggerire qualche riflessione sui loro aspetti più strettamente giuridici. Mi ri-ferisco alla giurisprudenza del regno italico dell’XI secolo sul reato politico. L’Expositio al Liber papiensis, il formulario giudiziario e alcune glosse presenti in manoscritti ancora in uso negli anni Trenta del XII secolo riportano gli orientamenti giurisprudenziali sulla repressione del dissenso, sulla giustificazione della resistenza all’autorità e sulla pacificazione tra soggetti ‘privati’. Lo studio di tali fonti del Regno italico sulle forme di manifestazione e organizzazione – ribellione, contestazione e associazione – della lotta politica e della sua percezione da parte delle istituzioni legittime offre un collegamento tra la concezione e la cultura della giustizia e delle istituzioni alto medievali e quella che fece da sfondo alla progressiva affermazione del nuovo ordinamento comunale.

Giustizia, pace e dissenso politico tra alto medioevo e età comunale = Justice, Peace and Political Dissent from the Early Middle Ages to the Communal period / C. Storti. - In: ITALIAN REVIEW OF LEGAL HISTORY. - ISSN 2464-8914. - 2:1(2017), pp. 1.1-1.31. [10.13130/2464-8914/12792]

Giustizia, pace e dissenso politico tra alto medioevo e età comunale = Justice, Peace and Political Dissent from the Early Middle Ages to the Communal period

C. Storti
Primo
2017

Abstract

The ‘institutional’ affairs that unfolded between the early and late Middle Ages can be (and have been) reconstructed in varying degrees of detail through diplomas, documents and chronicles. Regarding Italy, there is also another source that up to now has been rather ignored, and which might offer some insight into the more strictly legal aspects of these events. Specifically, I am referring to eleventh-century Italian jurisprudence on political crimes. Indeed, legal stances on the repression of dissent, on the justification of resistance to authority and on making peace between ‘private’ parties can be found in the Expositio to the Liber Papiensis, in the legal formulary and in some glosses appearing in manuscripts which were still in use in the 1130s. These sources shed light on the expression and organization of political struggle in the Kingdom of Italy – be it through rebellion, protest or association – and on how that was perceived by the legitimate authorities. By studying them, it is possible to analyze how the concept of justice and institutions evolved from the early Middle Ages to the communal period.
I caratteri generali e particolari delle vicende ‘istituzionali’ che si svolsero tra alto e basso medioevo sono certamente ben ricostruibili e sono stati ricostruiti attraverso diplomi, documenti e cronache. Per quanto concerne l’Italia, vi è anche un’altra fonte, finora piuttosto trascurata, che può suggerire qualche riflessione sui loro aspetti più strettamente giuridici. Mi ri-ferisco alla giurisprudenza del regno italico dell’XI secolo sul reato politico. L’Expositio al Liber papiensis, il formulario giudiziario e alcune glosse presenti in manoscritti ancora in uso negli anni Trenta del XII secolo riportano gli orientamenti giurisprudenziali sulla repressione del dissenso, sulla giustificazione della resistenza all’autorità e sulla pacificazione tra soggetti ‘privati’. Lo studio di tali fonti del Regno italico sulle forme di manifestazione e organizzazione – ribellione, contestazione e associazione – della lotta politica e della sua percezione da parte delle istituzioni legittime offre un collegamento tra la concezione e la cultura della giustizia e delle istituzioni alto medievali e quella che fece da sfondo alla progressiva affermazione del nuovo ordinamento comunale.
Justice early Medieval Ages; Giustizia Alto Medioevo; Pace; Dissenso Politico; Peace; Political Dissent; Comune (origini); Associazione giurata; Commune (Origins); Rebellion; Ribellione; Political Association;
Settore IUS/19 - Storia del Diritto Medievale e Moderno
2017
Article (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
01_Storti JUSTICE_en.pdf

accesso aperto

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 382.4 kB
Formato Adobe PDF
382.4 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
01_Storti GIUSTIZIA_it.pdf

accesso aperto

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 372.96 kB
Formato Adobe PDF
372.96 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/506544
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact