Tra le cause cardiocircolatorie di poor performance, le aritmie rivestono un ruolo determinante sebbene ancora non completamente chiarito. I disturbi di ritmo in grado di ridurre le performance atletiche di un soggetto sono le aritmie sopraventricolari e le aritmie ventricolari. Scopo del presente lavoro è riferire i risultati ottenuti circa il rilievo di aritmie dinamiche mediante monitoraggio elettrocardiografico Holter durante esercizio massimale su treadmill in 94 cavalli sportivi. L’indagine è stata condotta su 88 trottatori e 6 purosangue in attività atletica, 58 maschi, 30 femmine e 6 castroni, di età media di 3,5  1,2 anni, ricoverati presso la nostra struttura per accertamenti diagnostici relativi a calo del rendimento atletico. La registrazione del tracciato elettrocardiografico è stata eseguita, nell’ambito di un ampio protocollo diagnostico, mediante l’impiego di un registratore Holter; il protocollo standardizzato di esercizio su treadmill, prevede un periodo di riscaldamento seguito dal test incrementale che termina con un periodo di recupero in piano della durata di 30 minuti. La presenza di aritmie è stata rilevata in una o più delle fasi del test in 37 soggetti (39,4%); nel 40,5% di questi due o più tipi di aritmia si presentavano in associazione nel corso della registrazione. Il rilievo di complessi ventricolari prematuri isolati, in numero non superiore a 5, in 24 pazienti è apparsa l’evenienza più frequente; in 16 soggetti è stata osservata la presenza di blocchi atrio-ventricolari di II grado, spesso registrati durante il primo minuto di recupero ed associati ad altri eventi aritmici. Con frequenza nettamente inferiore sono stati evidenziati blocchi seno-atriali (1 soggetto), aritmia sinusale transitoria (4 soggetti), e complessi atriali prematuri (6 soggetti). Solamente in due cavalli è stata riscontrata la presenza di lembi di tachicardia ventricolare durante la fase di esercizio massimale associati a repentino calo di velocità ed interruzione del test. In conclusione sebbene, l’incidenza di aritmie nel cavallo sportivo risulti estremamente elevata, solamente in una percentuale ridotta dei casi esse possono essere considerate causa di poor performance ed un’accurata valutazione non può prescindere dalla possibilità di determinarne presenza ed incidenza sotto sforzo.

OSSERVAZIONI CIRCA L’INCIDENZA DI ARITMIE DURANTE ESERCIZIO MASSIMALE SU TREADMILL IN 94 CAVALLI SPORTIVI / E. Zucca, F. Ferrucci, V. Di Fabio, C. Croci, E. Ferro - In: Nuove acquisizioni in materia di ippologia : atti : 7. convegno : Lodi, 22-23 giugno 2005[s.l] : Centro progettazione grafica & stampa dell'Università degli studi del Molise, 2005. (( Intervento presentato al 7. convegno Convegno - Nuove acquisizioni in materia di Ippologia tenutosi a Lodi nel 2005.

OSSERVAZIONI CIRCA L’INCIDENZA DI ARITMIE DURANTE ESERCIZIO MASSIMALE SU TREADMILL IN 94 CAVALLI SPORTIVI

E. Zucca
Primo
;
F. Ferrucci
Secondo
;
V. Di Fabio;C. Croci
Penultimo
;
E. Ferro
Ultimo
2005

Abstract

Tra le cause cardiocircolatorie di poor performance, le aritmie rivestono un ruolo determinante sebbene ancora non completamente chiarito. I disturbi di ritmo in grado di ridurre le performance atletiche di un soggetto sono le aritmie sopraventricolari e le aritmie ventricolari. Scopo del presente lavoro è riferire i risultati ottenuti circa il rilievo di aritmie dinamiche mediante monitoraggio elettrocardiografico Holter durante esercizio massimale su treadmill in 94 cavalli sportivi. L’indagine è stata condotta su 88 trottatori e 6 purosangue in attività atletica, 58 maschi, 30 femmine e 6 castroni, di età media di 3,5  1,2 anni, ricoverati presso la nostra struttura per accertamenti diagnostici relativi a calo del rendimento atletico. La registrazione del tracciato elettrocardiografico è stata eseguita, nell’ambito di un ampio protocollo diagnostico, mediante l’impiego di un registratore Holter; il protocollo standardizzato di esercizio su treadmill, prevede un periodo di riscaldamento seguito dal test incrementale che termina con un periodo di recupero in piano della durata di 30 minuti. La presenza di aritmie è stata rilevata in una o più delle fasi del test in 37 soggetti (39,4%); nel 40,5% di questi due o più tipi di aritmia si presentavano in associazione nel corso della registrazione. Il rilievo di complessi ventricolari prematuri isolati, in numero non superiore a 5, in 24 pazienti è apparsa l’evenienza più frequente; in 16 soggetti è stata osservata la presenza di blocchi atrio-ventricolari di II grado, spesso registrati durante il primo minuto di recupero ed associati ad altri eventi aritmici. Con frequenza nettamente inferiore sono stati evidenziati blocchi seno-atriali (1 soggetto), aritmia sinusale transitoria (4 soggetti), e complessi atriali prematuri (6 soggetti). Solamente in due cavalli è stata riscontrata la presenza di lembi di tachicardia ventricolare durante la fase di esercizio massimale associati a repentino calo di velocità ed interruzione del test. In conclusione sebbene, l’incidenza di aritmie nel cavallo sportivo risulti estremamente elevata, solamente in una percentuale ridotta dei casi esse possono essere considerate causa di poor performance ed un’accurata valutazione non può prescindere dalla possibilità di determinarne presenza ed incidenza sotto sforzo.
Aritmia ; Holter ; Treadmill ; Cavallo sportivo
Settore VET/08 - Clinica Medica Veterinaria
2005
Società Italiana di Ippologia (SIDI)
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