“Per non pochi aspetti, lo stesso impulso a conoscere la natura e il posto che noi occupiamo al suo interno è alle radici sia della scienza sia della spiritualità. Entrambe tentano di fare luce sui misteri del nostro mondo e di espandere la nostra concezione di qualcosa di più grande. …Nel corso della sua storia le scoperte scientifiche ci hanno avvicinato alle meraviglie della vita e dell’universo e hanno reso immensamente più profonda la nostra gratitudine per la creazione. La scienza coinvolge tutto il mondo ed ispira tutti noi a dare il meglio. Ma il perseguimento della verità non dovrebbe essere guidato da infervorati secondi fini. Ne dovrebbe spingersi troppo oltre, sì da parlare con farisaica autorità quando si trova su un terreno poco solido. Quella non sarebbe scienza; e noi non vogliamo che coloro che ne invocano falsamente il nome ci sminuiscano”. Così scrive A. D. Aczel (“Perché la scienza non nega Dio”, 2015, R. Cortina Editore). Occuparsi di scienza porta a porsi infinite domande sul noi, il prima di noi ed il dopo di noi. Diventa evidente l’importanza della relazione con l’altro sentendosi parte di un tutto al quale vorremmo portare il nostro contributo di verità. L’esperienza insegna come sia fondamentale il confrontarsi, il desiderio di incontrare colleghi superando anche confini politici e culturali. Il sogno di contribuire a fare ulteriori passi sulla strada della verità porta chi si occupa di scienza a voler trasferire sapere e passioni alle generazioni più giovani con impresse nelle loro menti le figure dei vecchi maestri. Anche la fede è relazione: con Dio e con gli altri. Ma la fede è un dono e pertanto lo scienziato credente gode di una grazia particolare muovendo i suoi passi nella ricerca accompagnato dalla percezione di sfiorare un Mistero senza comprenderlo pienamente. In questa luce anche i risultati negativi spesso assumono una valenza particolare lasciando emergere il segno della frontiera cui può giungere la nostra capacità di comprendere e spiegare.

Scienza, Fede e Ricerca del Vero / D. Passarella. ((Intervento presentato al convegno Giubileo delle Università e dei Centri di Ricerca tenutosi a Roma nel 2016.

Scienza, Fede e Ricerca del Vero

D. Passarella
Primo
2016

Abstract

“Per non pochi aspetti, lo stesso impulso a conoscere la natura e il posto che noi occupiamo al suo interno è alle radici sia della scienza sia della spiritualità. Entrambe tentano di fare luce sui misteri del nostro mondo e di espandere la nostra concezione di qualcosa di più grande. …Nel corso della sua storia le scoperte scientifiche ci hanno avvicinato alle meraviglie della vita e dell’universo e hanno reso immensamente più profonda la nostra gratitudine per la creazione. La scienza coinvolge tutto il mondo ed ispira tutti noi a dare il meglio. Ma il perseguimento della verità non dovrebbe essere guidato da infervorati secondi fini. Ne dovrebbe spingersi troppo oltre, sì da parlare con farisaica autorità quando si trova su un terreno poco solido. Quella non sarebbe scienza; e noi non vogliamo che coloro che ne invocano falsamente il nome ci sminuiscano”. Così scrive A. D. Aczel (“Perché la scienza non nega Dio”, 2015, R. Cortina Editore). Occuparsi di scienza porta a porsi infinite domande sul noi, il prima di noi ed il dopo di noi. Diventa evidente l’importanza della relazione con l’altro sentendosi parte di un tutto al quale vorremmo portare il nostro contributo di verità. L’esperienza insegna come sia fondamentale il confrontarsi, il desiderio di incontrare colleghi superando anche confini politici e culturali. Il sogno di contribuire a fare ulteriori passi sulla strada della verità porta chi si occupa di scienza a voler trasferire sapere e passioni alle generazioni più giovani con impresse nelle loro menti le figure dei vecchi maestri. Anche la fede è relazione: con Dio e con gli altri. Ma la fede è un dono e pertanto lo scienziato credente gode di una grazia particolare muovendo i suoi passi nella ricerca accompagnato dalla percezione di sfiorare un Mistero senza comprenderlo pienamente. In questa luce anche i risultati negativi spesso assumono una valenza particolare lasciando emergere il segno della frontiera cui può giungere la nostra capacità di comprendere e spiegare.
7-set-2016
Settore CHIM/06 - Chimica Organica
Scienza, Fede e Ricerca del Vero / D. Passarella. ((Intervento presentato al convegno Giubileo delle Università e dei Centri di Ricerca tenutosi a Roma nel 2016.
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