La ricerca si inserisce nel ricco filone storiografico dedicato alle migrazioni di età medievale, portando l’attenzione sul caso milanese, sino ad oggi trascurato dagli studi. La ricostruzione del profilo biografico di un uomo d’affari senese emigrato in giovane età nella metropoli ambrosiana sullo scorcio del Trecento ha consentito di seguire il complesso e riuscito percorso di inserimento nella realtà d’approdo. Messa alla prova nella drammatica congiuntura costituita dal passagio dall’età viscontea a quella sforzesca, attraverso l’esperienza della ‘Repubblica ambrosiana’, la solidità delle reti intessute da Mariano Vitali nel capoluogo lombardo racconta da un lato la capacità di radicamento dei Toscani e dall’altro la disponibiltà dimostrata dalla società milanese ad accogliere immigrati ‘di qualità’. Azzeccate scelte matrimoniali, il conseguimento di un esteso patrimonio immobiliare dentro e fuori le mura, comprensivo di un’abitazione spaziosa e porticata in città e di un castrum nella campagna, consentirono al Vitali l’ingresso nella nobiltà milanese a coronamento di un esemplare processo di integrazione.
Mariano Vitali da Siena : integrazione e radicameno di un uomo d'affari nella Milano del Quattrocento / B. Del Bo. - In: ARCHIVIO STORICO ITALIANO. - ISSN 0391-7770. - 166:3(2008), pp. 453-493.
Mariano Vitali da Siena : integrazione e radicameno di un uomo d'affari nella Milano del Quattrocento
B. Del BoPrimo
2008
Abstract
La ricerca si inserisce nel ricco filone storiografico dedicato alle migrazioni di età medievale, portando l’attenzione sul caso milanese, sino ad oggi trascurato dagli studi. La ricostruzione del profilo biografico di un uomo d’affari senese emigrato in giovane età nella metropoli ambrosiana sullo scorcio del Trecento ha consentito di seguire il complesso e riuscito percorso di inserimento nella realtà d’approdo. Messa alla prova nella drammatica congiuntura costituita dal passagio dall’età viscontea a quella sforzesca, attraverso l’esperienza della ‘Repubblica ambrosiana’, la solidità delle reti intessute da Mariano Vitali nel capoluogo lombardo racconta da un lato la capacità di radicamento dei Toscani e dall’altro la disponibiltà dimostrata dalla società milanese ad accogliere immigrati ‘di qualità’. Azzeccate scelte matrimoniali, il conseguimento di un esteso patrimonio immobiliare dentro e fuori le mura, comprensivo di un’abitazione spaziosa e porticata in città e di un castrum nella campagna, consentirono al Vitali l’ingresso nella nobiltà milanese a coronamento di un esemplare processo di integrazione.File | Dimensione | Formato | |
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