This article analyzes a section of about forty fables in prose contained in the miscellaneous volume Varii componimenti published in 1552 by Ortensio Lando at Manuzio’s printing house. The tales of this Milan polygraph are for the most part translations of the apologues written by Celio Calcagnini, and to a lesser extent by Leon Battista Alberti. Nevertheless, analyzed as to the translation strategies, to some cultural circles frequented by Lando – like the Piacenza Ortolani and the Landi family –, to the role of Aesop in Lando’s extended macrotext, and more generally to the intellectual positions of their author, the fables seem to be much more than a mere plagiarism.

Si analizza una sezione di circa quaranta favole in prosa contenute nel volume miscellaneo Varii componimenti pubblicato nel 1552 da Ortensio Lando presso Manuzio. Le favole del poligrafo milanese sono per la maggior parte traduzioni degli apologhi di Celio Calcagnini, e in misura minore di Leon Battista Alberti; analizzate nelle scelte traduttorie e considerate nella prospettiva di alcuni ambienti attraversati dal Lando – come gli Ortolani piacentini e la famiglia Landi –, del ruolo della figura di Esopo nel vasto macrotesto landiano, e più in generale delle posizioni intellettuali del loro autore, le favole paiono però essere ben più che un mero plagio.

Un esopico Lando : un percorso pedagogico-sapienziale tra Ortolani, esperimenti narrativi, editoria / G. Barucci. - In: BRUNIANA & CAMPANELLIANA. - ISSN 1125-3819. - 22:2(2017), pp. 519-530. [10.19272/201604102011]

Un esopico Lando : un percorso pedagogico-sapienziale tra Ortolani, esperimenti narrativi, editoria

G. Barucci
2017

Abstract

This article analyzes a section of about forty fables in prose contained in the miscellaneous volume Varii componimenti published in 1552 by Ortensio Lando at Manuzio’s printing house. The tales of this Milan polygraph are for the most part translations of the apologues written by Celio Calcagnini, and to a lesser extent by Leon Battista Alberti. Nevertheless, analyzed as to the translation strategies, to some cultural circles frequented by Lando – like the Piacenza Ortolani and the Landi family –, to the role of Aesop in Lando’s extended macrotext, and more generally to the intellectual positions of their author, the fables seem to be much more than a mere plagiarism.
Si analizza una sezione di circa quaranta favole in prosa contenute nel volume miscellaneo Varii componimenti pubblicato nel 1552 da Ortensio Lando presso Manuzio. Le favole del poligrafo milanese sono per la maggior parte traduzioni degli apologhi di Celio Calcagnini, e in misura minore di Leon Battista Alberti; analizzate nelle scelte traduttorie e considerate nella prospettiva di alcuni ambienti attraversati dal Lando – come gli Ortolani piacentini e la famiglia Landi –, del ruolo della figura di Esopo nel vasto macrotesto landiano, e più in generale delle posizioni intellettuali del loro autore, le favole paiono però essere ben più che un mero plagio.
Ortensio Lando; Favola; Alberti; Ortolano; Giulio Landi; Esopo; Celio Calcagnini
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
2017
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