Le immagini delle soggettività sono tipicamente codificate in base al genere. Molte sono le nozioni di “genere” (gender) che si sono attestate in letteratura. Prima di riflettere sui “codici” visivi attraverso cui si costruisce culturalmente un’immagine di genere sono quindi utili alcune premesse. Le prime, e più ovvie, riguardano la posizione teorica in cui ci collochiamo, vale a dire una prospettiva che cerca di coniugare e integrare la sociologia, la semiotica, gli studi di genere e la critica femminista. Ed è perciò un tipo di sguardo che pensa il genere come l'insieme dei significati sociali e culturali associati al femminile e al corpo femminile, o, meglio, come la somma dei suoi abiti, e cioè delle interpretazioni che nel corso della storia hanno di volta in volta definito la sessualità e il corpo delle ‘donne’ rispetto, in contrapposizione o in opposizione a quello degli ‘uomini’. Il soggetto femminile si costituisce e agisce cioè come soggetto sessuato introiettando determinate rappresentazioni del proprio genere e della propria sessualità eterosessualmente normata, facendole proprie. In questo capitolo, dopo una breve introduzione su alcuni strumenti semiotici di analisi dell’immagine, riprenderemo alcuni dei più classici studi sulla rappresentazione visuale del femminile e del genere, e in particolare quelli di Laura Mulvey, di Ervin Goffman e di Teresa de Lauretis.
Visioni di genere e forme della femminilità : soggetti, codici, significati / C. Demaria, R. Sassatelli (ITINERARI). - In: Metodi visuali di ricerca sociale / [a cura di] A. Frisina. - Prima edizione. - [s.l] : Il mulino, 2016. - ISBN 9788815265579. - pp. 29-52
Visioni di genere e forme della femminilità : soggetti, codici, significati
R. Sassatelli
2016
Abstract
Le immagini delle soggettività sono tipicamente codificate in base al genere. Molte sono le nozioni di “genere” (gender) che si sono attestate in letteratura. Prima di riflettere sui “codici” visivi attraverso cui si costruisce culturalmente un’immagine di genere sono quindi utili alcune premesse. Le prime, e più ovvie, riguardano la posizione teorica in cui ci collochiamo, vale a dire una prospettiva che cerca di coniugare e integrare la sociologia, la semiotica, gli studi di genere e la critica femminista. Ed è perciò un tipo di sguardo che pensa il genere come l'insieme dei significati sociali e culturali associati al femminile e al corpo femminile, o, meglio, come la somma dei suoi abiti, e cioè delle interpretazioni che nel corso della storia hanno di volta in volta definito la sessualità e il corpo delle ‘donne’ rispetto, in contrapposizione o in opposizione a quello degli ‘uomini’. Il soggetto femminile si costituisce e agisce cioè come soggetto sessuato introiettando determinate rappresentazioni del proprio genere e della propria sessualità eterosessualmente normata, facendole proprie. In questo capitolo, dopo una breve introduzione su alcuni strumenti semiotici di analisi dell’immagine, riprenderemo alcuni dei più classici studi sulla rappresentazione visuale del femminile e del genere, e in particolare quelli di Laura Mulvey, di Ervin Goffman e di Teresa de Lauretis.| File | Dimensione | Formato | |
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