VALUTAZIONE DELL'ACTIGRAFIA COME (METODO DI) ACCERTAMENTO DELLO STATO NEUROLOGICO PER LA “SEDAZIONE GUIDATA DALL'OSSERVAZIONE” IN TERAPIA INTENSIVA INTRODUZIONE - La sedazione profonda e l'agitazione sono comuni nelle unità di terapia intensiva. Le cause delle disfunzioni cerebrali sono spesso multifattoriali; negli ultimi tempi, la ricerca del metodo più appropriato per quantificare la sedazione e l'agitazione sta ricevendo sempre maggior attenzione, poiché è certamente rilevante per il risultato clinico. Scopo del presente studio è dunque la valutazione di fattibilità dell'actigrafia continua da polso (misura del movimento dell'arto) nei pazienti critici, nonché della sua accuratezza nel descrivere l'effettivo stato neurologico, a confronto con le osservazioni effettuate dagli infermieri. METODI - In questo studio prospettico osservazionale, tutta l'attività motoria di pazienti adulti, critici e ad alto rischio è stata rilevata nel corso dell'intero ricovero in terapia intensiva tramite un actigrafo (Bio-trainer Pro della IM Systems, Baltimora) applicato permanentemente al polso dominante. Ciascun infermiere, una volta per turno, stimava il numero di ore di sonno e d'agitazione; i livelli d'ansia e dolore (Verbal Numeric Rating Score, VNR) ed il livello di agitazione/sedazione (Richmond Agitation-Sedation Scalr, RASS) venivano rilevati tre volte al giorno. RISULTATI – Sono stati studiati 13 pazienti, per un totale di 157 giorni d'osservazione. I soggetti avevano un'età media di 63,23±18,83 anni, SAPSIII media di 67,58±16,70 e durata media della degenza pari a 15,84±26,06 giorni. Il numero di movimenti sotto indagine veniva rilevato ogni ora, consentendo (ottenendo) una stima grossolana dello stato motorio. Questa misura condotta sotto guida actigrafica ha mostrato significative differenze tra il giorno e la notte (42,39±37,17 contro 17,42±34,11, p<0,001) ed una debole ma significativa correlazione con le ore di sonno stimate dagli infermieri p<0,001, r2=0,17), col valore RASS (p<0,01, r2 =0,07), con i valori VNS di dolore (p<0,01, r2 =0,06) ed (p<0,01, r2=0,29) . Non sono state trovate differenze rilevando i movimenti ogni 15 o 120 secondi; non vi sono state difficoltà nell'uso dell'actigrafo; la compliance con pazienti ed infermieri è stata accettabile. CONCLUSIONI – L'actigrafia fornisce una misura continua dei movimenti dell'arto, correlata all'attività e al sonno osservati nonché a punteggi soggettivi sulle scale di agitazione e sedazione. In questo campione, relativamente piccolo, di pazienti e giorni di osservazione, la misurazione dei movimenti sotto guida actigrafica si è dimostrata adeguata all'identificazione dello stato neurologico. Si è trovato che le determinazioni numeriche dei movimenti corporei erano correlate all'effettivo stato di coscienza; questi dati sono apparsi di facile registrazione ed accurati per la valutazione delle necessità di variare la terapia sedativa. La misurazione actigrafica continua può divenire uno strumento particolarmente importante, sia per guidare l'utilizzo dei farmaci sedativi, sia per migliorare la rilevazione e la gestione precoce dell'eccessiva attività che caratterizza l'agitazione ed il delirio iperattivo.

Gut microbiota during critical care / M. Umbrello, P. Formenti, A. Galimberi, M. Curti, L. Bolgiaghi, P. Morelli, M. Pirrone, A.L.L. Destrebecq, M. Callegari, G. Iapichino. - In: CLINICAL NUTRITION. - ISSN 0261-5614. - 27:Suppl. 1(2008), pp. S45-S46.

Gut microbiota during critical care

M. Umbrello
Primo
;
P. Formenti
Secondo
;
A.L.L. Destrebecq;G. Iapichino
Ultimo
2008

Abstract

VALUTAZIONE DELL'ACTIGRAFIA COME (METODO DI) ACCERTAMENTO DELLO STATO NEUROLOGICO PER LA “SEDAZIONE GUIDATA DALL'OSSERVAZIONE” IN TERAPIA INTENSIVA INTRODUZIONE - La sedazione profonda e l'agitazione sono comuni nelle unità di terapia intensiva. Le cause delle disfunzioni cerebrali sono spesso multifattoriali; negli ultimi tempi, la ricerca del metodo più appropriato per quantificare la sedazione e l'agitazione sta ricevendo sempre maggior attenzione, poiché è certamente rilevante per il risultato clinico. Scopo del presente studio è dunque la valutazione di fattibilità dell'actigrafia continua da polso (misura del movimento dell'arto) nei pazienti critici, nonché della sua accuratezza nel descrivere l'effettivo stato neurologico, a confronto con le osservazioni effettuate dagli infermieri. METODI - In questo studio prospettico osservazionale, tutta l'attività motoria di pazienti adulti, critici e ad alto rischio è stata rilevata nel corso dell'intero ricovero in terapia intensiva tramite un actigrafo (Bio-trainer Pro della IM Systems, Baltimora) applicato permanentemente al polso dominante. Ciascun infermiere, una volta per turno, stimava il numero di ore di sonno e d'agitazione; i livelli d'ansia e dolore (Verbal Numeric Rating Score, VNR) ed il livello di agitazione/sedazione (Richmond Agitation-Sedation Scalr, RASS) venivano rilevati tre volte al giorno. RISULTATI – Sono stati studiati 13 pazienti, per un totale di 157 giorni d'osservazione. I soggetti avevano un'età media di 63,23±18,83 anni, SAPSIII media di 67,58±16,70 e durata media della degenza pari a 15,84±26,06 giorni. Il numero di movimenti sotto indagine veniva rilevato ogni ora, consentendo (ottenendo) una stima grossolana dello stato motorio. Questa misura condotta sotto guida actigrafica ha mostrato significative differenze tra il giorno e la notte (42,39±37,17 contro 17,42±34,11, p<0,001) ed una debole ma significativa correlazione con le ore di sonno stimate dagli infermieri p<0,001, r2=0,17), col valore RASS (p<0,01, r2 =0,07), con i valori VNS di dolore (p<0,01, r2 =0,06) ed (p<0,01, r2=0,29) . Non sono state trovate differenze rilevando i movimenti ogni 15 o 120 secondi; non vi sono state difficoltà nell'uso dell'actigrafo; la compliance con pazienti ed infermieri è stata accettabile. CONCLUSIONI – L'actigrafia fornisce una misura continua dei movimenti dell'arto, correlata all'attività e al sonno osservati nonché a punteggi soggettivi sulle scale di agitazione e sedazione. In questo campione, relativamente piccolo, di pazienti e giorni di osservazione, la misurazione dei movimenti sotto guida actigrafica si è dimostrata adeguata all'identificazione dello stato neurologico. Si è trovato che le determinazioni numeriche dei movimenti corporei erano correlate all'effettivo stato di coscienza; questi dati sono apparsi di facile registrazione ed accurati per la valutazione delle necessità di variare la terapia sedativa. La misurazione actigrafica continua può divenire uno strumento particolarmente importante, sia per guidare l'utilizzo dei farmaci sedativi, sia per migliorare la rilevazione e la gestione precoce dell'eccessiva attività che caratterizza l'agitazione ed il delirio iperattivo.
Settore MED/41 - Anestesiologia
Settore MED/45 - Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche
2008
Article (author)
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