Come ogni essere vivente anche l’uomo ha colonizzato gli habitat solo nel momento in cui questi presentavano le condizioni favorevoli alla sua sopravvivenza. La colonizzazione del continente europeo è avvenuta molto probabilmente da Est verso Ovest e l’ingresso in Italia può essere avvenuto solo dal punto più comodo in cui si poteva superare la catena Alpina, ossia passando dai Balcani (Figura 2). Dal record geologico si deduce il susseguirsi di periodi caldi a periodi freddi durante tutto il Pleistocene, tuttavia non ci sono evidenze di un passaggio ad un clima glaciale nel nostro paese prima del Pleistocene Superiore. Questo cambiamento ha come prima conseguenza l’espansione delle calotte glaciali legata all’intrappolamento dell’acqua degli oceani e il conseguente abbassamento del livello del mare che provoca il passaggio di molte zone precedentemente sommerse prima ad un ambiente litorale e inne emerso. Questo è quanto si è vericato in Pianura Padana. Il cambiamento di ambiente ha provocato una variazione nel materiale che si stava depositando: prima si avevano limi e sabbie marine, poi ciottoli legati al trasporto uviale e materiale ne legato alle esondazioni dei umi. La dierenza nel materiale deposto è stata riconosciuta lungo tutta la Pianura Padana ed è stata nominata Discontinuità R. La Discontinuità R è quindi legata a un cambiamento nel clima, e all’istaurarsi delle grandi glaciazioni nel continente europeo. Mediante lo studio di diverse carote prelevate in Pianura Padana è stato possibile creare un modello di età che ha permesso di associare la Discontinuità R al MIS22, datandola a circa 870.000 anni fa (Figura 1). Il MIS22 corrisponde inoltre alla ne della cosiddetta “Rivoluzione del Pleistocene Medio”, un momento in cui si è assistito ad un cambiamento nella ora con la comparsa delle prime piante legate all’ambiente glaciale, ma anche ad un cambiamento nella fauna legato all’arrivo di specie come il mammuth (Mammuthus meridionalis), l’elefante antico (Elephas antiquus), e il rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis). La nostra ipotesi è che l’arrivo dell’uomo in Europa e in Italia sia stato legato alla sua tendenza a seguire le onde migratorie degli animali che costituivano le sue principali prede (Figura 2), e che sia avvenuto in concomitanza con l’instaurarsi delle grandi glaciazioni Pleistocenica, ossia attorno all’età del MIS22 .
Ecce Homo in Milan / E. Monesi, G. Muttoni. ((Intervento presentato al convegno Giornata della Sostenibilità tenutosi a Milano nel 2014.
Ecce Homo in Milan
E. MonesiPrimo
;G. MuttoniUltimo
2014
Abstract
Come ogni essere vivente anche l’uomo ha colonizzato gli habitat solo nel momento in cui questi presentavano le condizioni favorevoli alla sua sopravvivenza. La colonizzazione del continente europeo è avvenuta molto probabilmente da Est verso Ovest e l’ingresso in Italia può essere avvenuto solo dal punto più comodo in cui si poteva superare la catena Alpina, ossia passando dai Balcani (Figura 2). Dal record geologico si deduce il susseguirsi di periodi caldi a periodi freddi durante tutto il Pleistocene, tuttavia non ci sono evidenze di un passaggio ad un clima glaciale nel nostro paese prima del Pleistocene Superiore. Questo cambiamento ha come prima conseguenza l’espansione delle calotte glaciali legata all’intrappolamento dell’acqua degli oceani e il conseguente abbassamento del livello del mare che provoca il passaggio di molte zone precedentemente sommerse prima ad un ambiente litorale e inne emerso. Questo è quanto si è vericato in Pianura Padana. Il cambiamento di ambiente ha provocato una variazione nel materiale che si stava depositando: prima si avevano limi e sabbie marine, poi ciottoli legati al trasporto uviale e materiale ne legato alle esondazioni dei umi. La dierenza nel materiale deposto è stata riconosciuta lungo tutta la Pianura Padana ed è stata nominata Discontinuità R. La Discontinuità R è quindi legata a un cambiamento nel clima, e all’istaurarsi delle grandi glaciazioni nel continente europeo. Mediante lo studio di diverse carote prelevate in Pianura Padana è stato possibile creare un modello di età che ha permesso di associare la Discontinuità R al MIS22, datandola a circa 870.000 anni fa (Figura 1). Il MIS22 corrisponde inoltre alla ne della cosiddetta “Rivoluzione del Pleistocene Medio”, un momento in cui si è assistito ad un cambiamento nella ora con la comparsa delle prime piante legate all’ambiente glaciale, ma anche ad un cambiamento nella fauna legato all’arrivo di specie come il mammuth (Mammuthus meridionalis), l’elefante antico (Elephas antiquus), e il rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis). La nostra ipotesi è che l’arrivo dell’uomo in Europa e in Italia sia stato legato alla sua tendenza a seguire le onde migratorie degli animali che costituivano le sue principali prede (Figura 2), e che sia avvenuto in concomitanza con l’instaurarsi delle grandi glaciazioni Pleistocenica, ossia attorno all’età del MIS22 .File | Dimensione | Formato | |
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