The essay examines the origin and evolution of the motif of the image of the beloved in the lover’s heart or mind in 13th-century Italian lyric poetry, from the Sicilian poets to Dante’s ‘Vita nuova’. The analysis of the most significant poems of several authors (Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri) is preceded by a preamble on the 'post-courtly' environment that drove those poets to reconsider the ‘quaestio amoris’ on a speculative level. In Giacomo da Lentini’s poems the lover is portrayed as a painter almost idolatrous of the image of the beloved, and in a sonnet by Guittone d'Arezzo the motif of the lover, who keeps the beloved’s image within himself, is accompanied by the other motif of the sacred nature of the beloved’s figure. As for the ‘deux Guidi’, in the poetry of Guinizelli the lady is frequently represented as a bright, unbearable epiphany; this representation renews, in an original way, the topos of the dart of love that penetrates the lover’s heart through the eyes. Cavalcanti, on the other hand, questions the capacity both of the mind to receive and keep the phantasmatic image of the beloved and of the intellect to extract any kind of knowledge from it. The essay ends with an analysis of the original reworking of this material carried out by Dante in the ‘Vita nuova’.

Il saggio esamina la genesi e l'evoluzione del motivo dell'immagine dell'amata nel cuore e nella mente dell'amante nella lirica italiana delle Origini, dai poeti siciliani alla 'Vita nuova' di Dante. L'analisi puntuale dei componimenti poetici più significativi di vari autori (Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri) è preceduta da un preambolo utile a inquadrare il contesto "post-cortese" che porta tali poeti a riesaminare sul piano speculativo la 'quaestio amoris'. Sono presi inconsiderazione in primo luogo Giacomo da Lentini, nella cui produzione l'amante è raffigurato come pittore quasi idolatra dell'immagine dell'amata, e poi Guittone d'Arezzo, in cui il motivo dell'amante che conserva al proprio interno tale l'immagine si accompagna a quello della sacralizzazione della figura dell'amata. Quanto ai 'due Guidi', di Guinizelli è messa in rilievo la frequente rappresentazione della donna come insostenibile epifania luminosa, per mezzo della quale si rinnova il topos del dardo d'amore che, attraverso gli occhi, penetra nel cuore dell'amante. In Cavalcanti, invece, a essere messi in discussione sono tanto la stessa capacità della mente di accogliere l'immagine fantasmatica di madonna quanto quella dell'intelletto di estrarre da essa una qualche forma di conoscenza. Il percorso si conclude con l'originale rielaborazione di tutto questo materiale condotta da Dante nella 'Vita nuova'.

L'immagine nel cuore e l'immagine nella mente: dal Notaro alla 'Vita nuova' attraverso i due Guidi / P. Borsa (ÉTUDES ITALIENNES). - In: Les deux Guidi: Guinizzelli et Cavalcanti : Mourir d’aimer et autres ruptures / [a cura di] M. Gagliano, Ph. Guérin, R. Zanni. - Prima edizione. - Paris : Presses Sorbonne Nouvelle, 2016 Aug. - ISBN 9782878546934. - pp. 75-92

L'immagine nel cuore e l'immagine nella mente: dal Notaro alla 'Vita nuova' attraverso i due Guidi

P. Borsa
2016

Abstract

The essay examines the origin and evolution of the motif of the image of the beloved in the lover’s heart or mind in 13th-century Italian lyric poetry, from the Sicilian poets to Dante’s ‘Vita nuova’. The analysis of the most significant poems of several authors (Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri) is preceded by a preamble on the 'post-courtly' environment that drove those poets to reconsider the ‘quaestio amoris’ on a speculative level. In Giacomo da Lentini’s poems the lover is portrayed as a painter almost idolatrous of the image of the beloved, and in a sonnet by Guittone d'Arezzo the motif of the lover, who keeps the beloved’s image within himself, is accompanied by the other motif of the sacred nature of the beloved’s figure. As for the ‘deux Guidi’, in the poetry of Guinizelli the lady is frequently represented as a bright, unbearable epiphany; this representation renews, in an original way, the topos of the dart of love that penetrates the lover’s heart through the eyes. Cavalcanti, on the other hand, questions the capacity both of the mind to receive and keep the phantasmatic image of the beloved and of the intellect to extract any kind of knowledge from it. The essay ends with an analysis of the original reworking of this material carried out by Dante in the ‘Vita nuova’.
Il saggio esamina la genesi e l'evoluzione del motivo dell'immagine dell'amata nel cuore e nella mente dell'amante nella lirica italiana delle Origini, dai poeti siciliani alla 'Vita nuova' di Dante. L'analisi puntuale dei componimenti poetici più significativi di vari autori (Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri) è preceduta da un preambolo utile a inquadrare il contesto "post-cortese" che porta tali poeti a riesaminare sul piano speculativo la 'quaestio amoris'. Sono presi inconsiderazione in primo luogo Giacomo da Lentini, nella cui produzione l'amante è raffigurato come pittore quasi idolatra dell'immagine dell'amata, e poi Guittone d'Arezzo, in cui il motivo dell'amante che conserva al proprio interno tale l'immagine si accompagna a quello della sacralizzazione della figura dell'amata. Quanto ai 'due Guidi', di Guinizelli è messa in rilievo la frequente rappresentazione della donna come insostenibile epifania luminosa, per mezzo della quale si rinnova il topos del dardo d'amore che, attraverso gli occhi, penetra nel cuore dell'amante. In Cavalcanti, invece, a essere messi in discussione sono tanto la stessa capacità della mente di accogliere l'immagine fantasmatica di madonna quanto quella dell'intelletto di estrarre da essa una qualche forma di conoscenza. Il percorso si conclude con l'originale rielaborazione di tutto questo materiale condotta da Dante nella 'Vita nuova'.
Cet article examine la genèse et l’évolution du motif de l’image dans le cœur et dans la 'mente' de l’amant dans la poésie lyrique italienne dite "des origines", depuis les Siciliens jusqu’à la 'Vita nuova' de Dante. Les analyses ponctuelles des poèmes les plus significatifs des différents auteurs (Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri) sont précédées d’un préambule visant à définir le cadre “post-courtois” qui amène ces poètes à réexaminer sur le plan spéculatif la 'quæstio amoris'. Giacomo da Lentini, d’abord, chez qui l’amant est représenté comme le peintre quasi-idolâtre de l’image de l’aimée, puis Guittone d’Arezzo, chez qui ce motif de l’amant gardant à l’intérieur de lui pareille image s’accompagne de la sacralisation de la figure de l’aimée. Pour ce qui ensuite est des 'deux Guidi', est mise en relief chez Guinizelli la représentation de la femme comme épiphanie lumineuse insoutenable, par quoi se renouvelle le topos du dard amoureux transperçant le cœur de l’amant. Chez Cavalcanti, c’est la capacité même de la 'mente' de recevoir l’image phantasmatique de 'madonna', comme celle de l’intellect d’accéder à une quelconque forme de connaissance qui sont remises en cause. Enfin, c’est la réélaboration complètement originale par Dante de tout ce matériau dans la 'Vita nuova' qui conclut le parcours.
Guido Guinizelli; Guido Cavalcanti; Dante Alighieri; Giacomo da Lentini; notaro; Guittone d'Arezzo; stilnovo; sonetto; Vita Nova; immagine = image; mente = mind; cuore = heart; intelletto = intellect; amore = love, poesia, lirica = lyric poetry; Italian literature; Italian poetry; Italian medieval literature
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/09 - Filologia e Linguistica Romanza
Settore L-FIL-LET/13 - Filologia della Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate
ago-2016
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