Lo studio della patogenicità di Aeromonas spp. è caratterizzato da notevole complessità, sviluppandosi in genere su più livelli e comprendendo saggi biologici in vitro (linee cellulari) ed in vivo (modelli animali), esami molecolari ed analisi delle proprietà fenotipiche degli isolati. Nell’ambito di una tesi di specialità (Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche e Controllo dei Prodotti Derivati) sulla caratterizzazione in vitro della virulenza di questi microrganismi, sono stati esaminati 101 ceppi di Aeromonas mobili, provenienti da specie ittiche selvatiche (69), allevate (26), ed ornamentali (6). L’isolamento è avvenuto da pesci setticemici (27) e apparentemente sani (74). Per ciascuno degli isolati, identificati biochimicamente a livello di complex, sono state analizzate le proprietà citotossiche su tre diverse linee cellulari (EPC, BF2, Vero) ed una serie di caratteristiche colturali (crescita a 37°C, emolisi), biochimiche (test VP, decarbossilazione della lisina, fenomeno del suicidio) ed enzimatiche (lipasi, gelatinasi) indicate in letteratura come potenziali fattori di virulenza di Aeromonas spp. In particolare, si è indagato sulla correlazione fra questi fattori, la fenospecie dei ceppi (A. hydrophila, A. sobria, A. caviae), la provenienza (selvatica, allevata) ed il quadro clinico delle specie ittiche d’isolamento. In generale, lo studio ha registrato alte prevalenze (54.5-99.0%) dei potenziali indicatori di patogenicità all’interno del campione testato. La produzione di lipasi (98.0%) e gelatinasi (99.0%) è stata il fattore più frequentemente riscontrato. Anche le caratteristiche colturali/biochimiche hanno mostrato un’ampia diffusione fra i ceppi esaminati, con prevalenze variabili dal 70.3% (crescita a 37°C) al 94.1% (fenomeno del suicidio: attività non suicida). L’attività citotossica ha rappresentato il fattore di virulenza meno prevalente (54.5%). Dai risultati è emersa una correlazione della capacità di crescita a 37°C, attività emolitica e citotossica con la fenospecie dei ceppi, in particolare con i complex A. caviae (crescita a 37°C) ed A. hydrophila (attività emolitica e citotossica). Ad esclusione dell’azione decarbossilasica sulla lisina, prevalente negli isolati selvatici, nessuno dei markers di virulenza è risultato associato all’origine dei ceppi. Solamente la crescita a 37°C è stata correlata con presenza di patologia nei pesci, indicando una scarsa significatività dei fattori fenotipici analizzati nella caratterizzazione in vitro in tal senso della patogenicità di Aeromonas spp. Dei sistemi cellulari testati, le cellule Vero si sono dimostrate le più sensibili alle citotossine prodotte da Aeromonas spp. Si ritiene comunque che l’importanza di utilizzare le cellule Vero sia legata, oltre ad una migliore visualizzazione dell’effetto citopatico, anche alla possibilità di individuare ceppi in grado di esprimere il loro potenziale patogeno nei mammiferi e nell’uomo, il quale andrebbe però confermato mediante l’impiego dei tradizionali modelli animali. Ulteriori studi si rendono necessari per meglio definire il significato clinico dei fattori di virulenza di Aeromonas spp. nei pesci, da eseguirsi su un maggior numero di isolati ed associando l’esame dei caratteri fenotipici dei ceppi alle analisi molecolari e, soprattutto, alle prove biologiche in vivo.

Indagine sulla patogenicità di ceppi mobili di aeromonas spp. isolati da specie ittiche / L. Borella, V.M. Moretti, G.L. Alborali, F. Scali, C. Salogni. ((Intervento presentato al 22. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Patologia Ittica (S.I.P.I.) tenutosi a S. Michele all'Adige nel 2016.

Indagine sulla patogenicità di ceppi mobili di aeromonas spp. isolati da specie ittiche

V.M. Moretti
Secondo
;
2016

Abstract

Lo studio della patogenicità di Aeromonas spp. è caratterizzato da notevole complessità, sviluppandosi in genere su più livelli e comprendendo saggi biologici in vitro (linee cellulari) ed in vivo (modelli animali), esami molecolari ed analisi delle proprietà fenotipiche degli isolati. Nell’ambito di una tesi di specialità (Allevamento, Igiene, Patologia delle Specie Acquatiche e Controllo dei Prodotti Derivati) sulla caratterizzazione in vitro della virulenza di questi microrganismi, sono stati esaminati 101 ceppi di Aeromonas mobili, provenienti da specie ittiche selvatiche (69), allevate (26), ed ornamentali (6). L’isolamento è avvenuto da pesci setticemici (27) e apparentemente sani (74). Per ciascuno degli isolati, identificati biochimicamente a livello di complex, sono state analizzate le proprietà citotossiche su tre diverse linee cellulari (EPC, BF2, Vero) ed una serie di caratteristiche colturali (crescita a 37°C, emolisi), biochimiche (test VP, decarbossilazione della lisina, fenomeno del suicidio) ed enzimatiche (lipasi, gelatinasi) indicate in letteratura come potenziali fattori di virulenza di Aeromonas spp. In particolare, si è indagato sulla correlazione fra questi fattori, la fenospecie dei ceppi (A. hydrophila, A. sobria, A. caviae), la provenienza (selvatica, allevata) ed il quadro clinico delle specie ittiche d’isolamento. In generale, lo studio ha registrato alte prevalenze (54.5-99.0%) dei potenziali indicatori di patogenicità all’interno del campione testato. La produzione di lipasi (98.0%) e gelatinasi (99.0%) è stata il fattore più frequentemente riscontrato. Anche le caratteristiche colturali/biochimiche hanno mostrato un’ampia diffusione fra i ceppi esaminati, con prevalenze variabili dal 70.3% (crescita a 37°C) al 94.1% (fenomeno del suicidio: attività non suicida). L’attività citotossica ha rappresentato il fattore di virulenza meno prevalente (54.5%). Dai risultati è emersa una correlazione della capacità di crescita a 37°C, attività emolitica e citotossica con la fenospecie dei ceppi, in particolare con i complex A. caviae (crescita a 37°C) ed A. hydrophila (attività emolitica e citotossica). Ad esclusione dell’azione decarbossilasica sulla lisina, prevalente negli isolati selvatici, nessuno dei markers di virulenza è risultato associato all’origine dei ceppi. Solamente la crescita a 37°C è stata correlata con presenza di patologia nei pesci, indicando una scarsa significatività dei fattori fenotipici analizzati nella caratterizzazione in vitro in tal senso della patogenicità di Aeromonas spp. Dei sistemi cellulari testati, le cellule Vero si sono dimostrate le più sensibili alle citotossine prodotte da Aeromonas spp. Si ritiene comunque che l’importanza di utilizzare le cellule Vero sia legata, oltre ad una migliore visualizzazione dell’effetto citopatico, anche alla possibilità di individuare ceppi in grado di esprimere il loro potenziale patogeno nei mammiferi e nell’uomo, il quale andrebbe però confermato mediante l’impiego dei tradizionali modelli animali. Ulteriori studi si rendono necessari per meglio definire il significato clinico dei fattori di virulenza di Aeromonas spp. nei pesci, da eseguirsi su un maggior numero di isolati ed associando l’esame dei caratteri fenotipici dei ceppi alle analisi molecolari e, soprattutto, alle prove biologiche in vivo.
8-set-2016
Aeromonas spp; specie ittiche
Settore AGR/19 - Zootecnica Speciale
Indagine sulla patogenicità di ceppi mobili di aeromonas spp. isolati da specie ittiche / L. Borella, V.M. Moretti, G.L. Alborali, F. Scali, C. Salogni. ((Intervento presentato al 22. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Patologia Ittica (S.I.P.I.) tenutosi a S. Michele all'Adige nel 2016.
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