L'intervento tratta, a partire dal «Filocolo» e dalla ballata di Caleon «Io son del terzo ciel cosa gentile» posta al centro del romanzo giovanile (l. IV, 43) perfettamente omometra della dubbia dantesca «Donne i' non so» (d. II, YZZ ABc ABc CZZ tràdita dal cod. Escorialense e. III. 23, c. 76r e in versione pluristrofica dai codd. Ricc. 2317 e Pal. 613) dell'ispirazione cortese in Boccaccio, dello sperimentalismo boccacciano, e dei legami delle ballate del Boccaccio sino al «Decameron» con la tradizione "veneziana" delle rime dello Stilnovo di cui l'Escorialense è il capostipite.
Boccaccio, la cortesia e la tradizione "veneziana" dello Stilnovo / B. Barbiellini Amidei (A10). - In: Boccaccio veneto : settecento anni di incroci mediterranei a Venezia / [a cura di] L. Formisano, R. Morosini. - Prima edizione. - Ariccia : Aracne, 2015. - ISBN 9788854887442. - pp. 23-38 (( convegno Boccaccio veneto : 700 anni di incroci mediterranei a Venezia tenutosi a Venezia nel 2013 [10.4399/97888548874423].
Boccaccio, la cortesia e la tradizione "veneziana" dello Stilnovo
B. Barbiellini Amidei
2015
Abstract
L'intervento tratta, a partire dal «Filocolo» e dalla ballata di Caleon «Io son del terzo ciel cosa gentile» posta al centro del romanzo giovanile (l. IV, 43) perfettamente omometra della dubbia dantesca «Donne i' non so» (d. II, YZZ ABc ABc CZZ tràdita dal cod. Escorialense e. III. 23, c. 76r e in versione pluristrofica dai codd. Ricc. 2317 e Pal. 613) dell'ispirazione cortese in Boccaccio, dello sperimentalismo boccacciano, e dei legami delle ballate del Boccaccio sino al «Decameron» con la tradizione "veneziana" delle rime dello Stilnovo di cui l'Escorialense è il capostipite.File | Dimensione | Formato | |
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