Dall’ottobre 1896 fino alla fine di aprile del 1898 Thomas Mann abitò ininterrottamente in Italia, cambiando spesso residenza, ma alternando per lo più soggiorni a Roma e villeggiature estive a Palestrina. Il 20 agosto 1897 annuncia all’amico Otto Grautoff che stava preparando un romanzo, un grosso romanzo; e soggiunge che ha appena trovato (“scoperto”, «entdeckt», secondo l’espressione sua) una materia, un contenuto che gli è molto congeniale e a cui desidera vivamente dare forma espressiva. Tutt’altro che improbabile, dunque, è che lo abbia trovato in Italia, nei mesi tra la primavera e l’estate del 1897. Il romanzo, nella prima intenzione dell’autore, doveva essere una “Knabennovelle”, il racconto delle esperienze e del vissuto di un ragazzino, forse di un adolescente: insomma, I Buddenbrook, quello che sarebbe diventato il romanzo epico–naturalistico più ampio e importante della letteratura tedesca, era originariamente circoscritto alla breve vicenda umana di Hanno, l’ultimo dei Buddenbrook, destinato a morte precoce dopo una vita strozzata e angosciata. La critica ha notato da sempre che Budd par nascere da due ispirazioni diverse, corrispettive a due blocchi narrativi distinti: due ispirazioni e due blocchi narrativi che l’autore riesce a fondere, ma non del tutto. In particolare, il tratto narrativo successivo alla morte di Thomas e la lunga descrizione di una angosciosa giornata di Hanno a scuola, preludio della malattia e della morte del giovinetto, sono come un corpo rimasto quasi estraneo rispetto alla cronaca familiare e aziendale. Un'analisi attenta mostra che lo scheletro o catena evenemenziale del primo e più lungo tratto narrativo dei Buddenbrook è prevalentemente influenzata dai Malavoglia, laddove "il romanzo di Hanno", cioè la parte concepita primamente dall'autore, risente in modo sensibile e quasi esclusivo dell'influenza della novella Rosso Malpelo (rist in edizione di lusso appunto) nel 1897.

Le manipolazioni di Antonio : la narrativa verista di Verga e i Buddenbrook / M.G. Riccobono. ((Intervento presentato al convegno Onomastica e letteratura tenutosi a Pisa nel 2007.

Le manipolazioni di Antonio : la narrativa verista di Verga e i Buddenbrook

M.G. Riccobono
Primo
2007

Abstract

Dall’ottobre 1896 fino alla fine di aprile del 1898 Thomas Mann abitò ininterrottamente in Italia, cambiando spesso residenza, ma alternando per lo più soggiorni a Roma e villeggiature estive a Palestrina. Il 20 agosto 1897 annuncia all’amico Otto Grautoff che stava preparando un romanzo, un grosso romanzo; e soggiunge che ha appena trovato (“scoperto”, «entdeckt», secondo l’espressione sua) una materia, un contenuto che gli è molto congeniale e a cui desidera vivamente dare forma espressiva. Tutt’altro che improbabile, dunque, è che lo abbia trovato in Italia, nei mesi tra la primavera e l’estate del 1897. Il romanzo, nella prima intenzione dell’autore, doveva essere una “Knabennovelle”, il racconto delle esperienze e del vissuto di un ragazzino, forse di un adolescente: insomma, I Buddenbrook, quello che sarebbe diventato il romanzo epico–naturalistico più ampio e importante della letteratura tedesca, era originariamente circoscritto alla breve vicenda umana di Hanno, l’ultimo dei Buddenbrook, destinato a morte precoce dopo una vita strozzata e angosciata. La critica ha notato da sempre che Budd par nascere da due ispirazioni diverse, corrispettive a due blocchi narrativi distinti: due ispirazioni e due blocchi narrativi che l’autore riesce a fondere, ma non del tutto. In particolare, il tratto narrativo successivo alla morte di Thomas e la lunga descrizione di una angosciosa giornata di Hanno a scuola, preludio della malattia e della morte del giovinetto, sono come un corpo rimasto quasi estraneo rispetto alla cronaca familiare e aziendale. Un'analisi attenta mostra che lo scheletro o catena evenemenziale del primo e più lungo tratto narrativo dei Buddenbrook è prevalentemente influenzata dai Malavoglia, laddove "il romanzo di Hanno", cioè la parte concepita primamente dall'autore, risente in modo sensibile e quasi esclusivo dell'influenza della novella Rosso Malpelo (rist in edizione di lusso appunto) nel 1897.
2007
Thomas Mann ; Buddenbrooks ; due tronchi distinti ; Giovanni Verga ; I Malavoglia ; Rosso Malpelo ; all'origine dei due tronchi;
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Università degli Studi di Pisa.
Le manipolazioni di Antonio : la narrativa verista di Verga e i Buddenbrook / M.G. Riccobono. ((Intervento presentato al convegno Onomastica e letteratura tenutosi a Pisa nel 2007.
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3.-La manipolazione di Antonio.testo letto al congresso Pisa mag.giu.2007.e senza note.rtf

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