La storia evolutiva del legame tra uomo e cane ha portato ad un crescente interesse per le competenze emotive di questo animale e per i fattori che possono influenzarne il benessere, inteso non solo come assenza di esperienze negative ma anche come possibilità di sperimentarne di positive. Tuttavia, le ricerche si sono concentrate soprattutto sullo stress e la risposta a stimoli negativi, mentre gli studi sulle emozioni positive sono rari. Lo studio delle emozioni negli animali integra l’osservazione del comportamento con la rilevazione di alcuni parametri fisiologici; tra questi, la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) è stata recentemente proposta come un indicatore più preciso degli stati psicofisici ed emozionali rispetto alla frequenza cardiaca. Recentemente, alcuni studi hanno evidenziato come anche la termografia ad infrarossi (IRT), un metodo non invasivo che rileva la temperatura superficiale di un corpo e ne restituisce una rappresentazione grafica, possa essere utile a valutare condizioni di distress negli animali. Il presente studio mira a valutare le risposte comportamentali e fisiologiche (HRV e temperatura dell’occhio) del cane di fronte a un’esperienza positiva e a comprendere il contributo dell’IRT nello studio delle emozioni. 19 cani adulti sono stati sottoposti ad un test in 3 fasi: 1. baseline in situazione di calma (al guinzaglio seduto accanto al padrone); 2. stimolazione positiva (somministrazione di croccantini); 3. ritorno alla situazione iniziale (come in fase 1). Durante la fase 2 (di stimolazione positiva) i cani mostrano un calo dell’attività motoria, una maggiore attenzione al proprietario che dà loro il cibo e comportamenti indicanti un stato emotivo positivo. In questa fase, si registra inoltre un chiaro aumento della loro temperatura corporea e della frequenza cardiaca. Tuttavia la somministrazione di croccantini non determina alcuna variazione della variabilità cardiaca. Quindi, i dati mostrano che nella fase 2 si osserva un cambiamento fisiologico, legato all’aumento della temperatura corporea e della frequenza cardiaca rispetto alle fasi 1 e 3, che non incide sul sistema nervoso autonomo in termini di variabilità della frequenza cardiaca. Pertanto, è ipotizzabile che tali alterazioni possano essere dovute all’incremento dello stato di attenzione/arousal dell’animale e non ad un’attivazione emotiva positiva dovuta al cibo. Confrontando questi risultati con quelli riportati negli studi che hanno usato l’IRT nella valutazione del distress e delle emozioni negative, sembra che l’IRT sia in grado di rilevare un generico stato di arousal dell’individuo, senza però dare indicazioni rispetto alla sua valenza emotiva. Ulteriori studi sono necessari per verificare se il cibo possa assumere il significato di uno stimolo positivo dal punto di vista emotivo, tale da modulare in modo significativo il sistema nervoso autonomo e per verificare se e come l’IRT possa essere usata per indagare lo stato emotivo del cane.

Il calore delle emozioni: utilizzo e validazione della termografia a infrarossi nll’analisi delle risposte emozionali del cane (Canis Familiaris) / T. Travain, E.S. Colombo, L.C. Grandi, E. Heinz, E. Prato Previde, P. Valsecchi. ((Intervento presentato al 26. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Etologia tenutosi a Parma nel 2015.

Il calore delle emozioni: utilizzo e validazione della termografia a infrarossi nll’analisi delle risposte emozionali del cane (Canis Familiaris)

E.S. Colombo
Secondo
;
E. Prato Previde
Penultimo
;
2015

Abstract

La storia evolutiva del legame tra uomo e cane ha portato ad un crescente interesse per le competenze emotive di questo animale e per i fattori che possono influenzarne il benessere, inteso non solo come assenza di esperienze negative ma anche come possibilità di sperimentarne di positive. Tuttavia, le ricerche si sono concentrate soprattutto sullo stress e la risposta a stimoli negativi, mentre gli studi sulle emozioni positive sono rari. Lo studio delle emozioni negli animali integra l’osservazione del comportamento con la rilevazione di alcuni parametri fisiologici; tra questi, la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) è stata recentemente proposta come un indicatore più preciso degli stati psicofisici ed emozionali rispetto alla frequenza cardiaca. Recentemente, alcuni studi hanno evidenziato come anche la termografia ad infrarossi (IRT), un metodo non invasivo che rileva la temperatura superficiale di un corpo e ne restituisce una rappresentazione grafica, possa essere utile a valutare condizioni di distress negli animali. Il presente studio mira a valutare le risposte comportamentali e fisiologiche (HRV e temperatura dell’occhio) del cane di fronte a un’esperienza positiva e a comprendere il contributo dell’IRT nello studio delle emozioni. 19 cani adulti sono stati sottoposti ad un test in 3 fasi: 1. baseline in situazione di calma (al guinzaglio seduto accanto al padrone); 2. stimolazione positiva (somministrazione di croccantini); 3. ritorno alla situazione iniziale (come in fase 1). Durante la fase 2 (di stimolazione positiva) i cani mostrano un calo dell’attività motoria, una maggiore attenzione al proprietario che dà loro il cibo e comportamenti indicanti un stato emotivo positivo. In questa fase, si registra inoltre un chiaro aumento della loro temperatura corporea e della frequenza cardiaca. Tuttavia la somministrazione di croccantini non determina alcuna variazione della variabilità cardiaca. Quindi, i dati mostrano che nella fase 2 si osserva un cambiamento fisiologico, legato all’aumento della temperatura corporea e della frequenza cardiaca rispetto alle fasi 1 e 3, che non incide sul sistema nervoso autonomo in termini di variabilità della frequenza cardiaca. Pertanto, è ipotizzabile che tali alterazioni possano essere dovute all’incremento dello stato di attenzione/arousal dell’animale e non ad un’attivazione emotiva positiva dovuta al cibo. Confrontando questi risultati con quelli riportati negli studi che hanno usato l’IRT nella valutazione del distress e delle emozioni negative, sembra che l’IRT sia in grado di rilevare un generico stato di arousal dell’individuo, senza però dare indicazioni rispetto alla sua valenza emotiva. Ulteriori studi sono necessari per verificare se il cibo possa assumere il significato di uno stimolo positivo dal punto di vista emotivo, tale da modulare in modo significativo il sistema nervoso autonomo e per verificare se e come l’IRT possa essere usata per indagare lo stato emotivo del cane.
2015
Cane; Stimolo positivo; Emozione; Comportamento; Temperatura dell’occhio; Frequenza cardiaca; Variabilità della frequenza cardiaca; Termografia ad infrarossi
Settore M-PSI/01 - Psicologia Generale
Settore M-PSI/02 - Psicobiologia e Psicologia Fisiologica
Il calore delle emozioni: utilizzo e validazione della termografia a infrarossi nll’analisi delle risposte emozionali del cane (Canis Familiaris) / T. Travain, E.S. Colombo, L.C. Grandi, E. Heinz, E. Prato Previde, P. Valsecchi. ((Intervento presentato al 26. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Etologia tenutosi a Parma nel 2015.
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