L’istituto processualpenalistico della citazione diretta al giudizio fu al centro del dibattito sulla scelta tra i due contrapposti modelli processuali penali accusatorio e inquisitorio negli anni immediatamente successivi all’unificazione italiana e fino alla nascita della dittatura fascista. Dalla riflessione dottrinale e dalle decisioni della Corte di Cassazione, il legislatore attinse i materiali per l’elaborazione del codice liberale del 1913 nel tentativo di contemperare i due fondamentali principii della giustizia penale della tutela del diritto di difesa, da un lato, e, dall’altro, della speditezza e certezza della repressione. La complessa vicenda legislativa mise a nudo i caratteri dell’ambiente giuridico italiano dell’epoca nello scontro tra ideali di riforma e resistenza della tradizione e dei ‘riti’, di sovente ispirata dall’esigenza di tutelare interessi facilmente individuabili.

Difetti del sistema e difetti di uomini : citazione diretta e logica dell’istruzione dal codice di procedura penale del 1865 alle soglie della pubblicazione del codice del 1913 / C. Storti Storchi - In: Riti, techiche, interessi: il processo penale tra Otto e Novecento : atti del Convegno di Foggia 5-6 maggio 2006 / [a cura di] M. N. Miletti. - Milano : Giuffrè, 2006. - ISBN 881413264X. - pp. 227-263 (( convegno Riti, tecniche, interessi : il processo penale tra otto e Novecento. tenutosi a Foggia nel 2006.

Difetti del sistema e difetti di uomini : citazione diretta e logica dell’istruzione dal codice di procedura penale del 1865 alle soglie della pubblicazione del codice del 1913

C. Storti Storchi
2006

Abstract

L’istituto processualpenalistico della citazione diretta al giudizio fu al centro del dibattito sulla scelta tra i due contrapposti modelli processuali penali accusatorio e inquisitorio negli anni immediatamente successivi all’unificazione italiana e fino alla nascita della dittatura fascista. Dalla riflessione dottrinale e dalle decisioni della Corte di Cassazione, il legislatore attinse i materiali per l’elaborazione del codice liberale del 1913 nel tentativo di contemperare i due fondamentali principii della giustizia penale della tutela del diritto di difesa, da un lato, e, dall’altro, della speditezza e certezza della repressione. La complessa vicenda legislativa mise a nudo i caratteri dell’ambiente giuridico italiano dell’epoca nello scontro tra ideali di riforma e resistenza della tradizione e dei ‘riti’, di sovente ispirata dall’esigenza di tutelare interessi facilmente individuabili.
Procedura penale 1865 ; Procedura penale 1913
2006
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