INTRODUZIONE. La definizione ‘Disturbo isterico di personalità’ è scomparsa dalla nomenclatura diagnostica della psichiatria nel passaggio da DSM II a DSM III. Scopo del presente lavoro è valutare come la scala Isteria presente nel MMPI si possa correlare con altri indici diagnostici (SCID I, SCL-90) in un campione di pazienti valutati nell’attualità. METODOLOGIA. 121 pazienti afferenti al Servizio di Psicoterapia della Clinica Psichiatrica dell’Università degli Studi di Milano negli anni 2001-2004 sono stati valutati tramite la somministrazione di: Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI), Intervista Clinica Strutturata per il DSM IV (SCID I), Intervista Clinica Strutturata per il DSM-III-R (SCID II), Symptom Check List 90 Revised (S.C.L. 90-R), per la definizione della diagnosi clinica. RISULTATI. Si è evidenziata una correlazione statisticamente significativa tra l’isteria sopra soglia evidenziata tramite MMPI e la diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore (p 0.009) effettuata tramite SCID I. Inoltre alti livelli di isteria correlano con elevati: ansia (p 0.00), depressione (p 0.00), somatizzazione (P 0.00), ansia fobica (p 0.00), psicoticismo (p 0.003) rilevati tramite SCL-90. Non si evidenzia alcuna correlazione significativa con le diagnosi evidenziate alla SCID II. CONCLUSIONI. Nell’attualità è possibile riconoscere i tratti clinici dell’isteria mascherati sotto altri parametri sintomatologici e diagnostici

Dottor Freud, dov'è finita l'isteria? / I. Iandoli, C. Bressi, M. Bonfiglio, C. Manoussakis, M. Porcellana, E. Razzoli, G. Invernizzi. - In: GIORNALE ITALIANO DI PSICOPATOLOGIA. - ISSN 1592-1107. - 12:Abstract book congressuale(2006 Feb), pp. 288-288. (Intervento presentato al convegno Terapia psichiatrica. Un problema di libertà tenutosi a Roma nel 2006).

Dottor Freud, dov'è finita l'isteria?

I. Iandoli;C. Bressi;M. Bonfiglio;C. Manoussakis;M. Porcellana;G. Invernizzi
2006

Abstract

INTRODUZIONE. La definizione ‘Disturbo isterico di personalità’ è scomparsa dalla nomenclatura diagnostica della psichiatria nel passaggio da DSM II a DSM III. Scopo del presente lavoro è valutare come la scala Isteria presente nel MMPI si possa correlare con altri indici diagnostici (SCID I, SCL-90) in un campione di pazienti valutati nell’attualità. METODOLOGIA. 121 pazienti afferenti al Servizio di Psicoterapia della Clinica Psichiatrica dell’Università degli Studi di Milano negli anni 2001-2004 sono stati valutati tramite la somministrazione di: Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI), Intervista Clinica Strutturata per il DSM IV (SCID I), Intervista Clinica Strutturata per il DSM-III-R (SCID II), Symptom Check List 90 Revised (S.C.L. 90-R), per la definizione della diagnosi clinica. RISULTATI. Si è evidenziata una correlazione statisticamente significativa tra l’isteria sopra soglia evidenziata tramite MMPI e la diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore (p 0.009) effettuata tramite SCID I. Inoltre alti livelli di isteria correlano con elevati: ansia (p 0.00), depressione (p 0.00), somatizzazione (P 0.00), ansia fobica (p 0.00), psicoticismo (p 0.003) rilevati tramite SCL-90. Non si evidenzia alcuna correlazione significativa con le diagnosi evidenziate alla SCID II. CONCLUSIONI. Nell’attualità è possibile riconoscere i tratti clinici dell’isteria mascherati sotto altri parametri sintomatologici e diagnostici
Settore MED/25 - Psichiatria
feb-2006
Società Italiana di Psicopatologia
http://www.sopsi.it/Abstract_book.pdf
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