In ambito sanitario l’engagement dei pazienti è considerato un elemento imprescindibile della qualità delle cure. Inoltre la necessità di ridurre i costi e l’aumento delle patologie croniche stanno conducendo a sviluppare policies che prevedono la co-produzione dei servizi di cura con il coinvolgimento dei pazienti nella gestione di specifiche parti del trattamento. I contributi sul tema dell’engagement hanno soprattutto enfatizzato la dimensione individuale del costrutto, focalizzandosi sui comportamenti che segnalano il passaggio del paziente da passivo recettore a parte attivamente responsabile del proprio percorso di cura. Minore attenzione è stata dedicata a indagare le condizioni socio- organizzative che favoriscono od ostacolano il processo di engagement dei pazienti nella co-produzione dei servizi stessi e le pratiche organizzative attraverso cui tale co-produzione viene implementata. A partire da una review della letteratura internazionale su engagement e co-production in sanità e dall’analisi di alcuni casi-studio italiani, il nostro contributo intende analizzare le differenze tra un approccio individuale e un approccio processuale all’engagement proponendo una riflessione sui seguenti aspetti: come si modificano le pratiche gestionali del servizio per favorire l’engagement; come l’engagement si traduce in una co-produzione del servizio; quali sono le potenzialità e i rischi a livello individuale e organizzativo in processi di cura orientati all’ engagement dei pazienti. I risultati evidenziano che le pratiche di engagement del paziente implicano un aumento della complessità organizzativa e dei costi di coordinamento. Le riflessioni conclusive verteranno su come tale aumento di complessità venga percepito e gestito dai diversi attori coinvolti nel processo di engagement (pazienti, personale sanitario e direzioni ospedaliere), con particolare attenzione ai rischi di delega di parti del servizio al paziente.
Cosa possiamo fare insieme? Engagement dei pazienti e co-produzione dei servizi di cura / S. Gilardi, C. Guglielmetti, M. Marsilio, M. Sorrentino - In: Congresso nazionale delle sezioni di "Psicologia per le organizzazioni" e di "Psicologia sociale" : programma dei lavori e contributi presentati : Palermo, 17-19 settembre 2015 / [a cura di] F. Pace, S. Sacchi. - Prima edizione. - Palermo : Arti grafiche Palermi, 2015. - ISBN 9788897559283. - pp. 72-72
Cosa possiamo fare insieme? Engagement dei pazienti e co-produzione dei servizi di cura
S. GilardiPrimo
;C. GuglielmettiSecondo
;M. MarsilioPenultimo
;M. SorrentinoUltimo
2015
Abstract
In ambito sanitario l’engagement dei pazienti è considerato un elemento imprescindibile della qualità delle cure. Inoltre la necessità di ridurre i costi e l’aumento delle patologie croniche stanno conducendo a sviluppare policies che prevedono la co-produzione dei servizi di cura con il coinvolgimento dei pazienti nella gestione di specifiche parti del trattamento. I contributi sul tema dell’engagement hanno soprattutto enfatizzato la dimensione individuale del costrutto, focalizzandosi sui comportamenti che segnalano il passaggio del paziente da passivo recettore a parte attivamente responsabile del proprio percorso di cura. Minore attenzione è stata dedicata a indagare le condizioni socio- organizzative che favoriscono od ostacolano il processo di engagement dei pazienti nella co-produzione dei servizi stessi e le pratiche organizzative attraverso cui tale co-produzione viene implementata. A partire da una review della letteratura internazionale su engagement e co-production in sanità e dall’analisi di alcuni casi-studio italiani, il nostro contributo intende analizzare le differenze tra un approccio individuale e un approccio processuale all’engagement proponendo una riflessione sui seguenti aspetti: come si modificano le pratiche gestionali del servizio per favorire l’engagement; come l’engagement si traduce in una co-produzione del servizio; quali sono le potenzialità e i rischi a livello individuale e organizzativo in processi di cura orientati all’ engagement dei pazienti. I risultati evidenziano che le pratiche di engagement del paziente implicano un aumento della complessità organizzativa e dei costi di coordinamento. Le riflessioni conclusive verteranno su come tale aumento di complessità venga percepito e gestito dai diversi attori coinvolti nel processo di engagement (pazienti, personale sanitario e direzioni ospedaliere), con particolare attenzione ai rischi di delega di parti del servizio al paziente.Pubblicazioni consigliate
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